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23 Dicembre 2001 ARCHEOLOGIA
The Egyptian State Information Service
Scoperto il primo tempio faraonico nel Sinai scoperto lungo l´antica rotta di Horus
tempo di lettura previsto 2 min. circa

Recenti scavi a Tel Habwa, un sito archeologico a Cantara Sharq, hanno provato la presenza di un raro tempio faraonico fatto di mattoni asciugati al sole.

Secondo il dottor Mohammed Abdul Maqssoud, capo delle Antichità del Basso Egitto, il tempio, che occupa un´area di 2400 metri quadrati, è il primo dell´antico Egitto ad essere scoperto nel Sinai del Nord, lungo l´antica rotta militare conosciuta come Horus.

Il tempio è stato dissotterrato presso la città di Taro che si trovava sul confine est Egiziano lungo il Delta, come illustrato dalle iscrizioni sulle statue scoperte all´interno del tempio.

Il Sinai del Nord visse un periodo di limitate attività commerciali nel Vecchio Regno e nello Stato Intermedio.

Si dovette attendere che l´Egitto venisse attaccato dagli Hyksos per comprendere l´importanza di rinforzare i confini orientali della vecchia rotta di Horus. L´area quindi fu fortificata da una serie di castelli e fortezze.

Il Dr. Abdul Maqssoud ha riferito che la rotta di Horus partiva dalla moderna città di Qantara Sharq per arrivare a Rafah.

Le illustrazioni della rotta sono iscritte sulle pareti di Karnak a Luxor dove si legge che il Re Seti fu ufficialmente ricevuto alla Cittadella di Taro (la cittadella di Tel Habwa).

Le iscrizioni murali di Karnak illustrano anche un numero di cittadelle costruite lungo la via.

Scavi recenti stanno ancora portando alla luce queste fortezze descritte al complesso del Tempio di Karnak.

Il re Seti I non fu l´unico regnante ad usare la rotta e determinare la sua configurazione. Anche Ramses II e Tohotmos II usarono la rotta e rafforzarono i confini orientali.

L´archeologo Ramadan Helmi spiega che il tempio è costruito di mattoni asciugati al sole, eccetto alcune parti del pavimento. Le pareti del tempio sono spesse 4 metri mentre il tempio stesso è circondato da un muro spesso dieci. All´interno si trovava un gran numero di statue di bronzo che rappresentano il dio Osiride. Successive addizioni hanno modificato il piano originale del tempio in uno stadio successivo, dando prova che l´adorazione del dio del tempio fu mantenuta, e probabilmente si ravvivò, nel corso della tarda età Faraonica.

Nel corso degli scavi sono stati trovati parecchi oggetti, ha riferito il Dottor Helmi, inclusa una doppia statua di granito nero che rappresenta una coppia abbracciata.

Una statua incompleta di roccia sabbiosa forse rappresenta un sacerdote in posizione inginocchiata che offre un sacrificio.

In più, è stato trovato un gran numero di statue di amuleti di bronzo del dio Osiride, un blocco di granito che era stato preparato per essere scolpito, un amuleto del dio Horus ed una moneta di bronzo che può essere retrodatata all´età tolemaica.

Gli artefatti ritrovati sono tutti esposti a Qantara Sharq.