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1 Settembre 2005 ARCHEOLOGIA
Gary A. Byers. Bible Archaeology
ISRAELE NON ATTRAVERSÒ IL MAR ROSSO!
tempo di lettura previsto 9 min. circa

Per apprezzare pienamente il racconto biblico dell´Esodo, un serio studioso della Bibbia che accetta la veridicità del testo, si deve dimenticare del Mar Rosso. Un onesto e accurato studio delle scritture, degli antichi testi egizi e dell´archeologia, geologia e topografia della regione indica che il Mar Rosso non fu il mare attraversato nell´Esodo.

La Bibbia è, in effetti, piuttosto chiara riguardo quali acque gli Israeliti attraversarono – non il Mar Rosso, ma il Mare di Canne" (l´ebreo yam suph, letteralmente). La frase "Mar Rosso" entrò nel racconto con la tradizione dell´Antico Testamento in greco nel III secolo a.C. Chiamato il Septuaginta (ed identificato come LXX), i suoi traduttori resero yam suph ("Mare di Canne") con eruthra thalasse ("Mar Rosso"). La Volgata Latina ha seguito poi con mari Rubro ("Mar Rosso"), e la maggior parte delle versioni successive ha mantenuto la stessa tradizione.

Sfortunatamente, "Mar Rosso" non è affatto la traduzione corretta, ed i traduttori del LXX lo sapevano. Non conosciamo i loro ragionamenti, ma possiamo supporre che diedero a yam suph un´interpretazione storicizzata. Quando la Bibbia narra che gli Israeliti attraversarono un consistente corpo di acque sul confine egiziano orientale, i traduttori sembrano presumere che si trattasse del corpo di acque conosciuto come Mar Rosso. Invece di tradurre la frase ebrea letteralmente, offrirono questa identificazione storica come una comprensione appropriata del testo.

Questa piccola distrazione ha confuso gli studiosi della Bibbia per secoli, e ci ha impedito di comprendere la reale accuratezza storica dell´Esodo, e del racconto dell´attraversamento delle acque. Solo nel tardo XX secolo gli studiosi iniziarono ad apprezzare il pieno significato del testo ebreo, e solo ora siamo in grado di collegarlo alle recenti evidenze archeologiche.

IL MAR ROSSO

Il Mar Rosso include una minima porzione di acqua salata dell´Oceano Pacifico, si estende verso nord nel mondo Biblico ed aiuta a separare i due continenti di Africa e Asia. Il ramo più orientale del Mar Rosso è conosciuto come Golfo di Aqaba, ed il ramo occidentale è conosciuto come Golfo di Suez.

In Greco classico, "Mar Rosso" (eruthra thalasse) era usato per entrambe i golfi come anche per due altre estensioni dell´Oceano Pacifico – il Golfo Persico e l´Oceano Indiano. Sfortunatamente, oggi non conosciamo l´origine del termine "Mar Rosso" per nessuno di questi corpi di acqua.

IL MARE DI CANNE

Vi è un consenso generale tra gli studiosi oggi sul fatto che yam suph significhi "Mare di Canne". L´Ebreo suph ("canna") si riferisce ad una pianta acquatica (Ex 2:3-5; Is 19:6-7) e fu probabilmente una parola presa in prestito da twf, il termine egiziano per le piante acquatiche. Così la Bibbia suggerisce che il mare che gli egizi attraversarono nel corso dell´Esodo fu un largo corpo d´acqua sul confine orientale dell´Egitto ed identificato con un grande numero di canne.

Mentre yam suph è usato nella Bibbia per il Golfo di Aqaba (Ex 23:31; Nu 21:4; Dt 1:40, 2:1; 1 Re 9:26) ed il Golfo di Suez (Nu 33:10-11) i nomi dei luoghi nel racconto dell´Esodo non corrispondono alla regione attorno ad entrambe i corpi d´acqua. Invece, una comprensione letterale ed accurata del testo biblico suggerisce un´altra posizione.

L´ISTMO DI SUEZ

L´area di terra a nord del Golfo di Suez, lungo la Costa del Mediterraneo, è conosciuta oggi come Istmo di Suez. Include il delta orientale del Nilo (dove si trova Goshen), i laghi acquitrinosi ad est ed il deserto oltre. Questi laghi hanno creato l´antico confine orientale dell´Egitto ed erano anche il confine tra il delta ed il deserto. Oggi vi sono cinque laghi in questa stretta striscia di terra, quattro dei quali sono interconnessi dal Canale di Suez: il Lago di Ballah, il Lago Timsah, il Grande Lago Amaro, ed il Piccolo Lago Amaro (da nord a sud).

Quest´area, dai confini settentrionali del Golfo di Suez alla linea di Costa del Mediterraneo, non è affatto quel che era in antichità. Il Golfo di Suez una volta si estendeva più a nord di quanto accada oggi, e la linea di costa del Mediterraneo è molto più a sud. Inoltre, attraverso la storia, l´area nel mezzo è sempre stata conosciuta come un lago d´acqua dolce acquitrinoso. Il Canale di Suez fu scavato direttamente nella zona nel 1869.

Dal momento che il termine geroglifico twc è stato usato per quest´area, sarebbe una posizione ragionevole per yam suph e l´attraversamento del mare. Qui, inoltre, i geologi hanno trovato porzioni degli antichi canali scavati tra i laghi a nord dell´Istmo di Suez. Probabilmente scavati per propositi difensivi, di irrigazione e navigazione, crearono una formidabile barriera sul confine orientale. Allineato con una serie di fortificazioni, il canale ed i laghi acquitrinosi crearono un confine del Nuovo Regno egiziano, una volta attraversato dai conquistatori Hyksos.

Mentre niente fa pensare che gli Israeliti attraversarono un canale, fu apparentemente una parte delle difese del confine orientale egiziano che rese difficile il viaggio. Gli adiacenti bastioni ricavati dallo scavo di questo canale ampio 70 metri, potrebbero avere accresciuto l´impenetrabilità del sistema difensivo.

Così, l´attraversamento del mare in questa regione potrebbe avere rappresentato una vera partenza dall´Egitto. Ad ovest del mare si trovava la terra coltivata del delta, con Goshen probabilmente situata sull´estremità orientale ma ancora parte integrante dell´Egitto. Ad est del "Mar Rosso" si trovava il deserto, in cui gli Israeliti non sarebbero stati più all´interno dei territori Egizi. Chiunque abbia visitato l´Egitto non può non essere stato colpito dallo stridente contrasto tra il verde del delta del Nilo coltivato ed i brulli territori del deserto, come una netta linea di demarcazione.

L´ITINERARIO DELL´ESODO

Se il Mare di Canne era situato tra i laghi paludosi sull´estremità orientale del delta del Nilo, allora i nomi dei luoghi dell´Esodo prima dell´attraversamento del mare possono essere localizzati qui. L´area oggi è conosciuta come Wadi Tumilat, il più orientale ramo del Nilo.

RAMESES

Rameses (Esodo 12:37, Nu 33:3) fu il punto di origine dell´Esodo, e, senza dubbio, era il stesso luogo di Pi-Rameses nei testi egizi. Esteso tra i moderni villaggi di Tell el-Daba, Qantir, ed Ezbet Helmi, il sito fu una serie di antiche città costruite una sull´altra nel corso dei secoli: Rowati, Avati, Peru-nefer e Rameses.

Usando la cronologia della Bibbia, gli egiziani probabilmente la chiamarono Rowaty quando Giacobbe partì da qui (Genesi 47:11) e Peru-nefer quando gli Israeliti la ricostruirono (Es 1:11) e ripartirono da essa nell´Esodo (Es 12:37). Rinominato Rameses solo dopo che il faraone Rameses II ricostruì ancora il sito, circa 200 anni dopo che gli Israeliti partirono dall´Egitto, questo è un nome che sorprende.

SUCCOTH

Succoth (Es 12:37, Nu 33:5-6) è il secondo luogo menzionato nell´itinerario dell´esodo. Il nome ebraico (Succoth significa "rifugio temporaneo o tenda") fu probabilmente un prestito dal nome egizio tkw (Tjeku), un sito conosciuto nei testi egizi. Il termine suggerisce non una città permanente, ma un rifugio simile ad un accampamento, probabilmente strutture costruite con corde, rami e radici di piante e può ancora essere visto nella regione del delta oggi. Succoth/Tjeku era probabilmente situata presso la moderna Tell Maskhuta, circa 15 miglia a sud-est di Rameses nel Wadi Tumilat.

ETHAM

Etham (Es 13:20, Nu 33:6) fu la fermata successiva a Succoth. Sfortunatamente il significato del nome ebreo è oscuro e non vi sono corrispondenze nel toponimo geroglifico. Né l´archeologia è stata in grado di identificare un buon candidato per il sito. Ma la sua collocazione "sui confini delle terre selvagge" suggerisce una situazione così prossima ai laghi di confine che potrebbe essere identificato con il deserto sull´altro lato.

Il passaggio successivo è critico per collocare l´attraversamento del Mare di Canne in una specifica posizione. La terza fermata dopo aver lasciato Rameses è identificata con un maggior spostamento nella direzione per gli Israeliti. Dopo essere partiti da Etham la Bibbia indica chiaramente che "girarono", ma non specifica in quale direzione (Es 14:2, Nu 33:7). La loro fermata successiva fu un accampamento identificato da quattro luoghi indicati nominativamente: Pi-hahiroth, Migdol, il mare e Baal-zephon (Es 14:9, Nu 33:7). Essendo il mare senza dubbi il Mare di Canne, gli archeologi suggeriscono che gli altri tre fossero situati nell´istmo settentrionale. Ciò indica che gli Israeliani svoltarono a nord dopo Etham.

MIGDOL.

Migdol (l´ebreo per "torre") fu regolarmente usata per una struttura di fortificazione e la parola fu presa in prestito dall´Egiziano (mktr) che significa "forte". L´itinerario dell´Esodo suggerisce che Migdol fosse situato all´estremità orientale del Wadi Tumilat. Potrebbe essere il forte chiamato "il Migdol di Men-maat-re" [Seti I] sulla via militare egiziana per Canaan, la Via di Horus. La giustapposizione di "Pi-ha-hiroth" con "Migdol" nell´Esodo 14:4 e nei Numeri 33:7 suggeriscono che un forte egiziano si trovasse nelle strette vicinanze del luogo dove il canale di frontiera orientale si svuotava in uno dei laghi. Ciò corrisponde alla svolta verso nord degli Israeliti dopo Etham.

PI-HAHIROTH

Pi-hahiroth (ebreo per "Bocca del Canale") fu probabilmente il luogo in cui i segmenti del confine orientale del canale si collegavano ad uno dei laghi paludosi dell´istmo. Con numerose sezioni di canali identificati nell´istmo settentrionale, ad est del delta, si trova la migliore collocazione della regione per l´attraversamento del "Mare di Canne". Antiche sezioni del canale, identificate in stretta vicinanza ai moderni lago Ballah e lago Timsah, indicano che anch´esso potrebbe essere un buon candidato.

BAAL-ZEPHON

Baal-zephon (l´ebreo per "Baal del Nord") era probabilmente situata a Tahpanhes (Tell Defneh), ovest del Lago di Ballah Senza dubbio battezzata dal dio semitico, Baal, la sua venerazione era permessa nell´Egitto panteistico ma mai compresa nel panteon delle divinità native d´Egitto. Chiamata "nord" per la sua posizione, il sito si trovava in prossimità del "mare" che fu attraversato, a suggerire una posizione in prossimità del delta.

CONCLUSIONE

Molti dei siti nominati nell´itinerario dell´Esodo possono essere collegati ai loro corrispondenti nomi egiziani, come risultato di recenti scavi archeologici recenti. Insieme alle survey topografiche e geologiche per la prima volta possiamo offrire una specifica identificazione di questi siti e mappare la rotta dell´Esodo sul delta orientale del Nilo. Se l´itinerario dell´Esodo può essere preso seriamente come documento storico, la collocazione dei nomi di questi luoghi nel Wadi Tumilat sull´istmo di Suez lo rende la posizione più probabile per l´attraversamento del yap suph. Il "Mare di Canne" potrebbe essere stato uno degli ampi laghi paludosi collocati sul confine orientale dell´Egitto. Con la configurazione di oggi, il Lago di Ballah sembra più ragionevole a questi autori.

Nominando il mare attraversato nell´Esodo come "Mar Rosso" è stato uno sfortunato errore. Non una traduzione, ma un´interpretazione storica, che ha distratto gli studiosi della Bibbia dalla ricerca di solide evidenze dell´Esodo dell´area corretta. Ma oggi, le più recenti ricerche dall´Egitto stanno offrendo una base storica per uno degli eventi più importanti dell´Antico Testamento.