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19 Aprile 2011 ARCHEOLOGIA
The Associated Press Mega Jordan
LA GIORDANIA METTE TUTTA LA PROPRIA ARCHEOLOGIA SU INTERNET
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Oggi la Giordania inaugura il più grande database online di tutto il mondo per la ricerca archeologica, nel quale sono schedati i dettagli di ciascun sito archeologico di tutto il Paese, al fine di aiutare la conservazione dei tesori storici. La piattaforma internet potrà servire da modello anche per l'Iraq, dove i ladri stanno saccheggiando il patrimonio storico-

Gli esperti affermano che il Middle Eastern Geodatabase for Antiquities è il primo isstema globale di questo tipo. Il sito usa un sistema di informazione geografica (GIS) simile a quello di Google Earth, per identificare 11000 siti archeologici, e basta cliccare su ciascuno per trovare gli inventari dettagliati e i rapporti sulle oro condizioni.

Il pubblico può usare il materiale per organizzare le visite. Gli studiosi e gli ispettori riconosciuti dall'Ufficio di Jordan's Antiquities possono aggiornare le letture in modo ancor più minuzioso.

I siti di Patrimonio Mondiale nella Giordania sono numerosi. Il più famoso è la bimillenaria città di Petra, scavata nella viva roccia, ma ci sono anche Umm er-Rassas, una città del sec. V con antiche chiese bizantine, e Qasr Amra, un castello islamico del sec. VIII. Ci sono siti del Neolitico, e la ricchezza archeologica del Paese va dai tempi biblici sino al periodo delle crociate.

Il programma MEGA, da $1 milioni, è stato sviluppato in cooperazione con il Getty Institute di Los Angeles e il World Monuments Fund di New York.

"La Giordania è in prima linea nella salvaguardia del Patrimonio", ha detto Tim Whalen, direttore del Getty, in una conferenza stampa ad Amman, in cui ha presentato il sistema insieme al capo delle antichità Ziad al-Saad.

"Un software non ferma i ladri" ha detto Whalen, ma il sistema di catalogazione MEGA aiuterà a "ottenere una miglior protezione e più attenzione al patrimonio archeologico."

Gli archeologi stanno usando sempre più il sistema GIS e altre tecnologie similari per inventoriare gli scavi e per altri usi. Ma Barbara A. Porter, direttrice dell'American Center of Oriental Research in Amman, ha detto che MEGA "è il primo programma del suo genere."

"Ha richiesto un grande sforzo creativo, di tempo e finanziario. Raramente è stato investito tanto denaro per sviuppare un sistema simile, " ha riconosciuto Porter, il cui centro non era stato coinvolto nello sviluppo di MEGA.

Joseph Greene, vice direttore dello Harvard University's Semitic Museum, ha detto che MEGA emerge tra gli altri sistemi archeologici basati sul GIS, che erano ben più ridotti nelle dimensioni e nei contenuti.

MEGA è il "primo sistema a livello dell'intera nazione usato da un dipartimento di antichità" ed è unico perché può essere usato sia per la ricerca, sia per gestire i siti in un formato di facile lettura, ha detto.

Il sistema online system definisce i confini di ciascun sito, un fattore importante per prevenire l'aggressione urbana alle zone archeologiche, dice il suo creatore. Può aiutare le autoritò a pianificare strategie di ricerca e di turismo, e rende più facile lo scambio di informazioni tra le agenzie governative. Chi lavora sul campo può riferire furti o altri danni causati, ad esempio, dal traffico turistico.

Al-Saad ha detto che ci si attende un uso regionale del sistema, specialmente in Iraq, che è stato ampiamente danneggiato nei suoi importanti tesori archeologici.

Whalen ha detto che MEGA darà ai colleghi Iraqeni uno strumento moderno per controllare i siti del loro Paese, la loro condizione, i rischi potenziali, ma "ciò che è più importante, identificherà i loro confini geografici in un sistema relativamente semplice da usare."