Recuperati dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma e Montesilvano anche bronzi abruzzo preromano: tutti i 175 reperti stavano per essere trasferiti all'estero.
Un autentico tesoro, composto da vasi ceramici magno-greci ed etruschi e da una rassegna di bronzi miniaturistici provenienti dal territorio abruzzese, che stava per essere trasferito all'estero è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma e Montesilvano (Pescara). Il sequestro è stato effettuato in collaborazione con i finanziari di Pescara il 7 marzo scorso e costituisce un duro colpo ai trafficanti di opere d'arte.
el complesso sono stati rinvenuti ben 175 manufatti del passato, il cui valore nell'indotto clandestino è stimato in oltre un milione di euro.
L'indagine, condotta tra il Lazio e l'Abruzzo, trae origine dal monitoraggio effettuato dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma-Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico dell'attività di una serie di personaggi che orbitano nell'ambiente dell'arte, quali antiquari, galleristi, mercanti e privati collezionisti, che ha consentito di individuare un operatore clandestino dedito all'intermediazione di manufatti provenienti dalle necropoli dell'Italia Meridionale e Centrale, che fungeva da trait d'union tra tombaroli e mercanti d'arte stranieri.
Le opere sequestrate, già raccolte in lotti omogenei e pronti per essere stipati in un container con destinazione Copenhagen, sono state rinvenute dalle fiamme gialle all'interno di un ambiente ipogeo, ricavato in un fondo agricolo della campagna teatina.
Al momento della scoperta i reperti presentavano ancora le inequivocabili tracce del recente saccheggio: concrezioni terrose e solidificazioni calcaree riconducibili a contesti funerari e sepolture arcaiche.
Tra i pezzi di maggior pregio rinvenuti figurano 11 vasi di diversa foggia e matrice e numerose statue votive in bronzo, provenienti da un santuario.Le opere, tutte di straordinario interesse storico-artistico, molte delle quali considerate dei veri e propri pezzi unici della produzione dell'Abruzzo preromano, verranno presto restituite alla fruizione pubblica e musealizzate nelle sale di Villa Frigerj, a Chieti, sede del Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo, dove completeranno il ciclo armonico delle collezioni locali, dalla protostoria alla tarda eta' Imperiale.
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