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23 Dicembre 2004 ARCHEOLOGIA
Newsday.com
IDENTIFICATI I RESTI DEL SITO DEL « MIRACOLO »
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Gerusalemme – Gli archeologi a Gerusalemme hanno identificato i resti della Piscina di Silam (Siloe) dove la Bibbia narra che Gesù diede la vista ad un cieco – sottolineando uno stretto legame tra l´opera di Gesù e gli antichi rituali ebraici.

Gli archeologi stanno lentamente riportando alla luce la piscina, dove scorre ancora l´acqua, nascosta dai detriti di quelli che sono adesso i dintorni arabi di Silwan. Fu usata dagli ebrei per immersioni rituali per circa 120 anni, fino all´anno 70, quando i romani distrussero il Tempio.

Negli ultimi quattro mesi, gli archeologi hanno rivelato la lunghezza della piscina, di circa 50 iarde, ed un canale che porta l´acqua dalla sorgente di Silwan. Nelle scorse settimane, era riemersa una sezione di una strada di pietra che portava dalla Piscina al Tempio.

Stephen Pean, studioso biblico, ha spiegato che le acque della Piscina erano considerate taumaturgiche, al punto di poter guarire persino la lebbra. Gesù scelse di curare il cieco usando l´acqua più pura possibile, perché le persone afflitte da qualsiasi infermità erano bandite dal tempio.

"La cosa più importante è che le persone venivano guarite non solo fisicamente, ma anche spiritualmente" ha spiegato. "Questa scoperta permette di leggere i Vangeli in una nuova dimensione, nel contesto delle pratiche ebraiche."

Gli archeologi che scavavano il sito lavorano per l´Autorità per le Antichità del Governo Israeliano. Hanno trovato monete dell´era biblica incise con antiche scritte ebraiche, insieme con cocci di ceramiche ed il tappo di una bottiglia di pietra – tutti elementi che hanno confermato si trattasse della Piscina di Siloam.

La piscina bordata di pietra, ha gradini che conducono ad essa da tutti i lati, ha spiegato Ronny Reich, un archeologo dell´Università di Haifa. Sono già stati scoperti un lato della piscina, due angoli, una parte della spianata attorno ed il canale d´acqua che conduceva alla piscina.

Gesù, secondo il Nuovo Testamento, pose un po´ d´argilla sugli occhi dell´uomo, e lo invitò a lavarsi nelle acque purificatrici della piscina; questo gesto gli diede la vista.

Gli ebrei, che tradizionalmente svolgevano tre pellegrinaggi l´anno a Gerusalemme, si immergevano nella Piscina di Siloam prima di dirigersi lungo il percorso di pietra verso il tempio. Usavano anche la piscina per berne l´acqua e per accamparvisi attorno.

L´Autorità per le Antichità Israeliane sta negoziando con la Chiesa Greca Ortodossa, che possiede la terra, al fine di continuare gli scavi. Gli archeologi ritengono che la piscina si trovi sotto uno spesso strato di vegetazione ed alcuni grandi alberi.

Mura di pietra di nove piedi di altezza, sormontati da antichi canali di scolo e drenaggio separano la nuova scoperta ed i gradini di pietra della piscina, scoperti nel 1960. Ora gli archeologi sperano di rimuovere i vecchi canali e collegare la spianata ed i canali d´acqua ai gradini della piscina.

"Potremo così determinare quale fosse la grandeur della città in quei tempi" ha concluso Reich.