È possibile che la storia del cristianesimo sia stata segnata da due millenni di divisioni religiose, persecuzioni e violenze a causa di un incredibile scambio d'identità?

Stephan Huller, dopo vent'anni di analisi delle fonti originarie e una documentata ricostruzione degli eventi, offre per la prima volta uno studio minuzioso, quanto sorprendente, sulle reali origini del cristianesimo. Infatti, secondo gli scritti e le testimonianze dell'epoca rinvenute dall'Autore, il vero Cristo non fu Gesù di Nazareth, che non è mai stato né ha mai dichiarato di essere il Messia degli ebrei, ma fu un altro uomo suo contemporaneo: Marco Giulio Agrippa. Discendente di Erode il Grande e re della Giudea, Agrippa non solo fu riconosciuto fin dall'infanzia come il Messia profetizzato dalle Scritture, ma fu anche il vero autore del Vangelo di Marco. La sua consacrazione come Messia avvenne ad Alessandria d'Egitto su quel trono ancora oggi custodito fra le reliquie dell'evangelista nella Basilica di San Marco a Venezia. Ed è proprio da questo piccolo scranno in alabastro che prende vita la rigorosa e destabilizzante indagine di Huller sulla nascita della più diffusa e praticata religione del mondo. Grazie a un accurato esame della struttura del trono e a un'inedita, ma fondata interpretazione dei suoi bassorilievi è stato possibile, inoltre, riportare alla luce un cifrario ebraico prima d'ora sconosciuto: forse, la rivelazione più sorprendente con cui il cristianesimo moderno si sia mai dovuto confrontare. Destinato a far scaturire un acceso dibattito storico e cristologico, Il trono di San Marco apre la strada a una nuova visione del cristianesimo delle origini e ci pone coraggiosamente di fronte a una scoperta che potrebbe mettere in discussione duemila anni di fede e di studi teologici.