Home / IPOTESI / LA FEDE SU CRISTO 100 ANNI DOPO LA SUA MORTE.

LA FEDE SU CRISTO 100 ANNI DOPO LA SUA MORTE.

La FEDE Cristiana ha avuto continue evoluzioni nel tempo sino ad arrivare ai nostri giorni….MOLTO diversa dalle origini.

Basta solo pensare che i vangeli sono stati scritti oltre 100 anni dopo i “fatti” sicuramente non dagli apostoli, che erano ormai tutti morti e che in ogni caso non sapevano nè leggere nè scrivere vista la loro professione di pescatori.

Nel 381 dc vi è stato un rimaneggiamento di tutto il complesso dottrinale. Sono stati eliminati oltre 68 vangeli conosciuti e scelti 4 che più si prestavano a dare di Gesù Cristo la figura di “uomo-Dio”….ma PRIMA ? Cosa pensavano realmente i cristiani, quelli che si facevano uccidere nel Colosseo per non rinnegare la loro fede? I VERI CRISTIANI ?

Abbiamo una documentazione scritta che ci è sopravvissuta alle nebbie del tempo fatta da un Apologeta riconosciuto dalla Chiesa cattolica come Santo e Martire. Giustino Martire. È venerato sia dalla Chiesa Cattolica che dalla Chiesa Ortodossa come santo e Padre della Chiesa. La sua memoria si celebra il 1° giugno.

Giustino Martire (circa 100-165 d.C.) fu un importante apologeta cristiano, nato a Flavia Neapolis (moderna Nablus) in Samaria, all’interno dell’Impero Romano. Convertitosi al cristianesimo dopo aver esplorato varie scuole filosofiche, come lo stoicismo e il platonismo, divenne noto per le sue opere apologetiche, tra cui la Prima Apologia e la Seconda Apologia, indirizzate principalmente all’imperatore Antonino Pio e alla sua famiglia, inclusi Marco Aurelio e Lucio Vero. La Prima Apologia, datata tra il 155 e il 157 d.C., fu scritta in risposta alle persecuzioni dei primi cristiani e mira a chiarire le loro credenze, pratiche e filosofiche, presentando il cristianesimo come una religione razionale e virtuosa rispetto alle religioni pagane .

Il contesto storico è cruciale: nel II secolo, i cristiani erano spesso accusati di ateismo per il rifiuto degli dèi pagani e subivano persecuzioni. Giustino, con la sua formazione filosofica, cercava di difendere il cristianesimo mostrando che aveva elementi comprensibili per un pubblico romano, pur mantenendo la sua unicità.

Osando quello che molti non avevano fatto e supportato dai suoi studi filosofici ed umanistici, decide di scrivere direttamente agli imperatori romani per spiegare a loro i fondamenti della Fede Cristiana al fine di spiegargli che stavano commettendo un errore in quanto i Cristiani non facevano nulla di diverso di loro Latini.

Spieghiamo meglio il contesto:

L’imperatore romano era DIO. In lui convergevano sia il potere economico che quello religioso essendo il PONTIFEX MAXIMUM. Una religione che avesse adorato un proprio Dio diverso dall’imperatore romano avrebbe sminuito l’importanza dello stesso…da cui le persecuzioni, in quanto contrari alla religione romana.


S.Giustino quindi decide di scrivere all’imperatore Antonino Pio dicendogli:

Non capisco perchè voi romani continuate a perseguitare i cristiani. La nostra religione non è differente dalla vostra. Quando diciamo anche che il Verbo è stato generato senza unione sessuale, e che Egli, Gesù Cristo, il nostro Maestro, è stato crocifisso e morto, e risorto, e asceso in cielo, non proponiamo nulla di diverso da ciò che voi credete riguardo a coloro che considerate figli di Giove: come Mercurio, Esculapio, Bacco, Ercole, i figli di Leda, i Dioscuri, Perseo, Bellerofonte e Arianna. Le vite di questi personaggi includono elementi come la nascita verginale (ad esempio, Perseo), la morte violenta (Esculapio colpito da un fulmine), e l’ascesa al cielo, simili alla narrazione cristiana di Gesù.”Continua a specificare meglio in una successiva lettera (capitolo 54) in cui confronta la figura di Gesù Cristo con le figure di: “Bacco (considerato figlio di Giove e scopritore della vite), Perseo (nato da una vergine), Ercole (forte e girovago), ed Esculapio (guaritore e risuscitatore).”

Nessuno dei primi Cristiani quindi pensava che Cristo fosse un DIO e quindi questo Santo della comunità dei cristiani del II secolo lo spiega bene per cercare di convincere gli imperatori romani che la figura di Cristo non era differente a quella dei semi-dei della loro religione quali Ercole o Bacco e quindi che non avevano nulla da temere …perchè il vero Dio rimaneva sempre lo stesso imperatore.

Questa era la fede dei primi Cristiani. Erano affascinati dal messaggio del personaggio Gesù, ma non credevano assolutamente che fosse DIO, nè tantomeno “figlio di Dio”…come invece troveremo nei vangeli successivi.

E’ interessante constatare come i testi biblici più antichi che ci sono sopravvissuti sono il Codex Sinaiticus e il Codex Vaticanus che risalgono ai primi del 381 dc.

Data interessante perchè è stato il periodo succeduto alla morte di Costantino il grande fondatore della Chiesa Cattolica (che aveva lo scopo di celebrare Costantino come DIO)…abbiamo sviscerato questo aspetto in altri articoli.

I suoi sacerdoti, dopo la sua morte hanno avuto due grossi problemi: Chi li avrebbe mantenuti in vita con le donazioni imperiali quando i figli di Costantino si cominciarono ad ammazzare (degni di tale padre) per stabilire chi dovesse diventare imperatore. A questo scopo crearono un falso TESTAMENTO DI COSTANTINO, in cui lui avrebbe donato alla SUA chiesa META’ del valore (economico e di terreni) dell’Impero Romano. Falso riconosciuto vero sino ai tempi di Dante Alighieri che lo cita nella sua divina commedia, ma successivamente dimostrato che era un falso clamoroso…la più grossa truffa della storia (non foss’altro per il valore del furto).

Una volta eliminati i problemi economici per i prossimi 2000 anni, si sono concentrati sull’oggetto del loro “lavoro”. Sostituire la figura dell’ex imperatore Costantino (UOMO-DIO) con un’altro Uomo-Dio che però non morisse dopo qualche decina di anni.

In quel momento è stata ripescata una religione (quella ciristiana) ormai morta, perchè le persecuzioni di Diocleziano la aveva definitivamente annientata.

Infatti nel 303.dc Diocleziano alla fine di una persecuzione atroce e dopo aver aspettato alcuni anni affinché le sue “forze speciali” gli confermarono che non vi erano più riti religiosi di matrice cristiana in TUTTO L’IMPERO, decise di coniare una medaglia con questa scritta: “LA RELIGIONE CRISTIANA E’ STATA DISTRUTTA E IL CULTO DEGLI DEI E’ STATO RIPRISTINATO”.

Ovviamente queste medaglie sono state tutte sequestrate nei 2000 anni dall’attuale chiesa cattolica e fuse per farne campane. Ma una foto di questa è stata pubblicata su di un libro che è stato (casualmente) relegato nell’archivio segreto dei musei vaticani.

Ma come ha fatto una religione estinta a rinascere così florida ?

Un gruppo di persone si sono riunite nel 381 d.c a Costantinopoli auto-definitesi: “I PADRI FONDATORI” ed hanno CREATO la nuova religione. In questa occasione si sancì la DIVINITA’ di Gesù Cristo.

Sono infatti di quel periodo le prime Bibbie scritte che ci sono sopravvissute. Di quel periodo i simboli usati anche oggi come la croce o i paramenti sacri che son stati ripresi dalle religioni preesistenti.

Uno per tutti è il simbolo della CROCE che non è MAI stato un simbolo cristiano. Sino a quel periodo i simboli usati dai cristiani per 300 anni erano: il Pesce, il Pavone e un Ancora.

Il pesce (Ichthys) è un simbolo di Cristo, mentre l’ancora simboleggia la fede e la speranza. Il pavone, invece, è associato alla rinascita e all’immortalità. NESSUNA CROCE. Viene assunta come simbolo in questo momento (381 dc) prendendola in prestito dai Celti di cui era il loro simbolo storico. Una spada se immersa con la lama per terra formava una croce con l’elsa stessa. Trasformata in pietra ci sono pervenute centinaia di “croci celtiche” usate proprio in abbinamento a tombe di personaggi importanti che necessariamente erano dei cavalieri eroici.

Stessa cura è stata dedicata alle date delle varie festività che erano dedicate ad altre divinità e che la gente “analfabeta” era abituata a festeggiare e che gli è stato detto che quella loro festa era da adesso una festa cristiana. Una per tutti il Natale del 25 dicembre ..da sempre dedicato al SOL INVICTO. Il 21 dicembre è il giorno più corto dell’anno perchè il sole occupa il punto più basso sull’orizzonte. Sta tre giorni in quella posizione e poi “risorge” il 25 Dicembre e da lì in poi la durata della luce del giorno comincia a crescere.

Per inciso Costantino (il grande) era talmente convinto che Cristo fosse Dio e lui fosse un suo umile servitore (come ci hanno detto i “padri fondatori”) che dopo essere diventato imperatore e Pontifex Maximum, ha coniato per oltre 20 anni monete in cui si faceva raffigurare insieme al “Sol Invicto” e ad altre divinità come Marte…MAI con Cristo. Infatti non si è mai fatto battezzare…nonostante che 100 anni dopo hanno inventato il suo battesimo cambiando però 7 volte date e luogo in cui ciò sarebbe avvenuto.

Costantino ha creato la chiesa Cattolica (cioè universale) per adorare LUI, in quanto riteneva inaccettabile che nel SUO impero si adorassero altre religioni che non sia la SUA. Ha quindi creato una chiesa per nazione finanziando i SUOI sacerdoti che officiassero LUI come Dio. Nella chiesa “cattolica” di Roma si entrava e si trovava la SUA statua alta 12 metri. Resti di questa si possono ammirare nei musei vaticani (Testa, un piede ed una mano)…similmente alle statue degli dei “pagani” come quella di Giove ad Atene ritenuta una delle 7 meraviglie del mondo (di allora) che però più umilmente era alta “appena” 6 metri

Sign Up For Daily Newsletter

Stay updated with our weekly newsletter. Subscribe now to never miss an update!

[mc4wp_form id=53]