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IL SITO DI NABTA PLAYA

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Il sito di Nabta Playa, situato nel deserto nubiano nel sud dell’Egitto, a circa 800 km a sud del Cairo e 100 km a ovest di Abu Simbel, è uno dei più antichi siti archeologici conosciuti, risalente al periodo compreso tra il 10.000 e l’8.000 a.C. (circa 8.000-9.000 anni fa). Questo sito offre una straordinaria finestra sulla vita di un popolo nomade che abitava la regione del Sahara durante un periodo di significativi cambiamenti ambientali, quando il Sahara era più umido e ospitava laghi, savane e vegetazione, una condizione nota come “Sahara verde”.

Caratteristiche principali di Nabta Playa

Cerchio di pietre e osservatorio astronomico:

Nabta Playa è famosa per il suo cerchio di pietre, considerato uno dei più antichi osservatori astronomici conosciuti al mondo, datato intorno al 7.000 a.C. o anche prima. Questo cerchio, composto da piccole lastre di pietra disposte in modo circolare, era allineato con il solstizio d’estate e il sorgere di alcune stelle o costellazioni, suggerendo che il popolo di Nabta Playa avesse conoscenze astronomiche avanzate.

Le pietre erano parzialmente sepolte nella sabbia quando furono scoperte negli anni ’70, ma gli scavi hanno rivelato che il sito era usato per monitorare eventi celesti, probabilmente legati al ciclo delle piogge monsoniche stagionali, cruciali per la sopravvivenza.

Vita e cultura del popolo di Nabta Playa:

Il popolo di Nabta Playa era composto da pastori nomadi che si spostavano stagionalmente in cerca di acqua e pascoli. Durante il periodo umido del Sahara (circa 10.000-6.000 a.C.), Nabta Playa era una depressione con un lago stagionale, che attirava comunità umane e animali.

Gli scavi hanno rivelato resti di insediamenti, con capanne circolari fatte di pali e pelli, focolari e depositi di granaglie selvatiche, indicando una transizione verso un’economia mista di caccia, raccolta e pastorizia.

Sono stati trovati anche resti di bestiame domestico (bovini), tra le prime evidenze di domesticazione in Africa, suggerendo che questa cultura fosse all’avanguardia per l’epoca.

Significato culturale e religioso:

Oltre al cerchio di pietre, il sito contiene tumuli funerari e altre strutture megalitiche, alcune delle quali allineate con direzioni cardinali o eventi celesti. Ciò indica che il popolo di Nabta Playa attribuiva un significato spirituale o rituale al cosmo.

Alcuni ricercatori ipotizzano che Nabta Playa possa essere un precursore culturale della civiltà egizia, data la vicinanza geografica e le somiglianze con pratiche religiose e astronomiche successive.

Cambiamenti ambientali:

Intorno al 6.000 a.C., il Sahara iniziò a desertificarsi, spingendo le popolazioni di Nabta Playa a migrare verso il Nilo o altre regioni. Questo cambiamento climatico segnò la fine dell’occupazione del sito e probabilmente influenzò lo sviluppo delle prime civiltà fluviali, come quella egizia.

Rilevanza e speculazioni

Astronomia e conoscenze avanzate: La precisione degli allineamenti astronomici di Nabta Playa suggerisce che questo popolo avesse una comprensione sofisticata del cielo, probabilmente per scopi pratici (gestione delle stagioni) e rituali. Alcuni post su X sottolineano che il sito è datato al 10.000 a.C., il che lo renderebbe più antico di Stonehenge e di altri monumenti megalitici.

Collegamento con gli Anu Sinom?: Non ci sono prove dirette che colleghino Nabta Playa agli Anu Sinom della mitologia Hopi. Tuttavia, il tema di popoli antichi che utilizzano conoscenze astronomiche o che si rifugiano in ambienti sotterranei (come le caverne ipotizzate per gli Anu Sinom) potrebbe evocare parallelismi simbolici con siti come Nabta Playa, dove le strutture suggeriscono un profondo legame con il cosmo.

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