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22 Marzo 2015 SCIENZA
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I MARI STANNO DIVENTANDO AMBIENTI OSTILI ALLA VITA ?
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Recenti ricerche rivelano che l'aumento delle temperature globali priva le acque dell'ossigeno anche molto al largo, rendendo enormi distese oceaniche inabitabili per molte specie marine.

I marlin e i pesci vela (nella foto) sono degli atleti a dir poco perfetti. I primi possono pesare anche più di un orso polare, balzare in aria e fare lunghe traversate dal Delaware fino al Madagascar, oltre a poter cacciare fino a quasi un chilometro di profondità. I secondi sono in grado di battere in una gara di velocità qualsiasi altro pesce e spesso, proprio come i marlin, si spingono in acque profonde.

Eppure, in aree sempre più numerose in tutto il mondo, questi predatori tendono a rimanere in prossimità della superficie, sfruttando di rado la loro formidabile potenza per immergersi negli abissi e inseguire una preda. Aver scoperto questa stranezza in pesci del genere, nati per le immersioni, ha fornito una prova tangibile di quello che è un fenomeno molto preoccupante: l'aumento delle temperature priva le acque dell'ossigeno anche molto al largo, rendendo enormi distese oceaniche ostili alla vita marina.

"A duecento metri di profondità c'è un'enorme quantità di acqua a basso contenuto di ossigeno, che risale rapidamente verso la superficie", spiega William Gilly, biologo marino della Stanford University Hopkins Marine Station di Pacific Grove, in California. Ma "nella miriade di problematiche che affliggono gli oceani, questa non ha ottenuto grande attenzione"

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