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5 Settembre 2014 SCIENZA
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LA VIA LATTEA FA PARTE DI UN SUPERAMMASSO DI MIGLIAIA DI GALASSIE
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Nella ricerca pubblicata su Nature, Brent Tully e un gruppo di astronomi della University of Hawaii hanno definito i confini e i costituenti galattici di Laniakea analizzando come le galassie si muovano attraverso lo spazio. Hanno misurato per la prima volta il cosiddetto moto peculiare delle galassie, ossia il moto riferito al baricentro del sistema a cui appartengono, sottraendo al moto complessivo della galassia il contributo dovuto all'espansione dell'universo.

Così facendo, gli scienziati sono riusciti a generare le linee di flusso delle galassie, ossia le linee tangenti alla direzione lungo la quale le galassie si stanno muovendo. Questo ha permesso di individuare l'attrattore delle galassie, ossia il centro di attrazione gravitazionale verso il quale si muovono. Gi attrattori formano i nuclei dei superammassi e controllano il comportamento delle galassie che li compongono. Ma determinare i moti peculiari che puntano verso gli attrattori è complicato.

"Si tratta di osservazioni difficili da fare per ogni galassia", spiega David Schlegel, fisico del Lawrence Berkeley National Laboratory in California, impegnato in un progetto che mapperà 25 milioni di galassie. "In molti c'hanno provato, ma è talmente complesso che quasi tutti si sono arresi, tranne Tully e i suoi colleghi che sono stati perseveranti."

Dopo avere studiato i moti peculiari di 8000 galassie, l'équipe di Tully è riuscita a chiarire il ruolo del Grande Attrattore, l'anomalia gravitazionale al centro dell'ammasso di cui fa parte la Via Lattea che da 30 anni è oggetto di studio per gli astronomi.

All'interno del superammasso Laniakea il moto delle galassie è diretto verso l'interno - in direzione della costellazione del Centauro - come il flusso di un corso d'acqua che scende a valle. La regione del Grande Attrattore si configura come un grande avvallamento gravitazionale con una sfera d'attrazione che comprende l'intera estensione del superammasso stesso.

"Stiamo delineando i confini del supercluster, " dice Tully. "È un po' come cercare uno spartiacque sulla superficie terrestre: un confine evidente dalla cima delle Montagne Rocciose, ma molto meno identificabili dalla pianura. Eppure l'acqua sa in che direzione andare."

All'interno del superammasso, le galassie sono allineate come perle su filamenti cosmici, ciascuna ancorata al Grande Attrattore. La Via Lattea è alla periferia di uno di questi filamenti, appollaiata sull'orlo del cosiddetto "vuoto locale", un'area tra i filamenti di galassie in cui, come suggerisce il nome, non c'è molto da trovare.

I filamenti di galassie e i vuoti sono comuni in tutto l'universo. Ma Tully fa notare una caratteristica sorprendente emersa mappando Laniakea: il supercluster è a sua volta strattonato da un ammasso ancora più grande di galassie, denominato Shapley Concentration.

"È davvero enorme, e siamo attirati verso di esso, " commenta Tully, "Ma non abbiamo ancora abbastanza informazioni per determinare il profilo di Shapley Concentration. Potremmo essere parte di qualcosa di perfino più grande di Laniakea."

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