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28 Gennaio 2011 PALEONTOLOGIA
ditadifulmine.com
ERA LA VOLPE UNA VOLTA IL "MIGLIOR AMICO DELL'UOMO"?
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Nel cimitero del sito archeologico di Uyun-al-Hammam è stata ritrovata una tomba contenente un essere umano in compagnia di una volpe. I ricercatori dell'Università di Cambridge ritengono che possa trattarsi di un caso senza precedenti di "amicizia" tra l'uomo e questo canide selvatico.

Le volpi potrebbero essere state degli animali da compagnia molto prima che i nostri avi cominciassero ad addomesticare il cane. Questa scoperta, che implica uno stretto rapporto tra l'uomo e la volpe, è più vecchia di almeno 4.000 anni rispetto alle più antiche sepolture note in cui compare un essere umano in compagnia di un canide.

Anche se è improbabile che le volpi siano state addomesticate completamente per via della loro naturale diffidenza, questo ritrovamento è di certo una testimonianza importante sul rapporto dell'essere umano con i canidi selvatici. "Questo sito di sepoltura ci fornisce prove intriganti sulla relazione tra gli esseri umani e le volpi, da datare precedentemente ad ogni altro esempio di addomesticazione animale" spiega Lisa Maher, del Leverhulme Centre for Human Evolutionary Studies.

"Sembra che siamo di fronte ad un caso in cui una volpe sia stata uccisa e seppellita con il suo padrone. In seguito, la tomba è stata aperta per qualche ragione, e il corpo umano spostato. Ma dato che la relazione tra la volpe e l'uomo era stata importante, la volpe fu spostata, in modo tale da accompagnare quella persona anche nell'aldilà".

Il cimitero del sito di Uyun-al-Hammam è vecchio di circa 16.500 anni, e costituisce per gli archeologi una vera e propria miniera di informazioni utili a studiare il periodo preistorico definito "epipaleolitico".

Il team di Cambridge è giunto alla scoperta notando un collegamento tra due tombe, la Tomba I e la Tomba VIII. Nella prima, hanno identificato i resti di due umani adulti, probabilmente un uomo e una donna.

L'uomo fu seppellito prima della donna, e al suo fianco, in mezzo ad altri oggetti che lo avrebbero accompagnato nel mondo dei morti, sono stati rinvenuti l'omero e il cranio di una volpe.

Nella Tomba VIII, al momento della sua apertura, gli archeologi hanno scoperto resti umani, molto probabilmente appartenuti all'uomo della Tomba I, e le ossa di una volpe, quasi sicuramente la stessa della prima sepoltura per via del fatto che il suo scheletro era quasi completo, ad eccezione del cranio e dell'omero destro. L'analisi dei resti della volpe hanno reso possibile identificarne la specie: si tratta di una volpe rossa (Vulpes vulpes), un canide diffuso praticamente in tutto il mondo in oltre 45 sottospecie.