Riapre a Roma dopo 20 anni di chiusura la Casa delle Vestali. Il restauro del prezioso edificio, frutto della collaborazione tra la soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma e l'Universita' 'La Sapienza' di Roma, con fondi Arcus e della stessa soprintendenza, ha comportato la riapertura di un lungo tratto della via Nova, lungo le pendici del Palatino. ''Circa tre ettari di Foro romano restituiti ai cittadini'', ha commentato la soprintendente Anna Maria Moretti nel corso della presentazione.

I lavori di scavo e di ripristino dell'antichissimo sito, sono stati coordinati dal professor Andrea Carandini dell'Universita' 'La Sapienza': ''Il santuario di Vesta -ha detto- e' uno dei luoghi piu' importanti di tutto il Palatino''. Un'edificio che ''insiste su 6.878 metri quadrati che, nel corso dei suoi 1.150 anni di storia, ha subito diversi rimaneggiamenti''. Quello che giunge a noi e' il santuario ricostruito dopo l'incendio di Nerone e restaurato da Settimio Severo. Viste le enormi dimensioni del sito, il restauro si e' concentrato sull'Atrium Vestae, dovo sono stati ripuliti i giardini, parte restante dell'originario bosco sacro delle sacerdotesse, e sono stati consolidati e restaurati gli antichi intonaci.

Accanto alla Casa delle Vestali sorge la Chiesa di Santa Maria Antiqua, i cui restauri sono iniziati ''grazie all'intervento economico di una Fondazione americana'', ha detto il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro. La chiesa, la prima in assoluto dedicata al culto della Vergine Maria, risale al 550 d.C. ed e' importante per i magnifici affreschi dell'epoca sui quali si stanno concentrando i restauri.