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21 Gennaio 2011 PALEONTOLOGIA
di Ker Than http://www.nationalgeographic.it
IL SESSO DELLO PTEROSAURO
FOTOGALLERY
Il fossile di una femmina di pterosauro Darwinopterus accanto al suo uovo. Fotografia per gentile concessione di Lü Junchang, Istituto di Geologia di Pechin
Nella ricostruzione, una femmina (a sinistra) e un maschio di Darwinopterus. Illustrazione per gentile concessione di Mark Witton
tempo di lettura previsto 3 min. circa

La scoperta di un uovo di pterosauro accanto al fossile di un individuo adulto permette per la prima volta agli studiosi di distinguere i maschi dalle femmine, e svela le abitudini riproduttive dei primi vertebrati volanti.ùUno studio condotto sui fossili di uno pterosauro femmina e del suo uovo ha permesso per la prima volta di determinare con certezza il sesso di uno pterosauro. Inoltre, la ricerca ha mostrato che questi antichi animali si riproducevano in un modo più simile a quello delle tartarughe che a quello degli uccelli.

I fossili sono stati rinvenuti uno accanto all'altro nel letto di un antico lago nella provincia cinese del Liaoning, uno dei siti più ricchi di fossili al mondo; sembrano appartenere alla specie Darwinopterus, identificata nel 2009, che viveva circa 160 milioni di anni fa, nel Triassico.

(Guarda la galleria sugli animali del Triassico)

L'ipotesi dei ricercatori è che l'adulto fosse una femmina gravida a cui si fosse rotta l'ala sinistra, il che l'avrebbe fatta precipitare nel lago e annegare; dopodiché il corpo sarebbe affondato espellendo l'uovo.

"Durante il processo di putrefazione nella carcassa si formano gas che tendono a espellere ciò che contiene", spiega il co-autore dello studio David Unwin, paleontologo della University of Leicester in Gran Bretagna. L'uovo "non andò lontano. Uscì dalla carcassa e rimase lì".

Ma non è solo l'uovo a far pensare che si trattasse di una femmina: l'adulto presenta ossa pelviche più ampie rispetto ai fossili di Darwinopterus rinvenuti finora.

Le analisi chimiche dell'uovo suggeriscono che, anziché depositare uova dal guscio duro occupandosi poi dei piccoli, come fanno molti uccelli, le madri pterosauro depositassero uova dal guscio morbido, le seppellivano in suoli umidi per poi abbandonarle.

"È un sistema di riproduzione tipicamente da rettile", dice Unwin. "Si fertilizza l'uovo, lo si deposita e poi si va via senza preoccuparsi di quel che sarà della prole".

Basandosi su altri fossili di pterosauri giovani, gli studiosi ritengono che, a differenza dei piccoli di uccello, questi fossero in grado di badare subito a se stessi. "Sembrano adulti in miniatura", spiega Unwin. "Erano molto precoci e quasi certamente erano in grado di volare subito dopo la schiusa".

Uova morbide e porose

Secondo la ricerca, appena pubblicata sulla rivista Science, l'uovo scoperto non contiene tracce di carbonato di calcio, il minerale che rende duri i gusci. Le uova di uccello invece mostrano tracce di questa sostanza in tutte le fasi del loro sviluppo.

Ingrandendo le immagini del reperto, i ricercatori sono riusciti a vedere sull'uovo anche delle pieghe e dei fori similia pori che avrebbero consentto all'acqua di penetrarvi. Questi due elementi suggeriscono che le uova di pterosauro fossero relativamente morbide e composte da una tessuto simile a pergamena in grado di espandersi.

Depositando uova morbide in grado di espandersi e assorbire acqua, "significa che l'ambiente contribuiva alla crescita dell'uovo molto più di quando facessero le cure parentali", spiega Unwin.

Finora sono stati rinvenute altre tre uova fossilizzate di pterosauro: nessuna mostra tracce di carbonato di calcio ma soprattutto questa è la prima volta che un uovo viene rinvenuto accanto alla madre.

La cresta? Una cosa da maschi

Il fossile dell'adulto consente finalmente agli studiosi di determinare il sesso di alcune specie di pterosauro. Ad esempio, sono stati rinvenuti fossili di Darwinopterus sia dotati di cresta che senza, e i paleontologi non sapevano se questo tratto apparteneva ai maschi o alle femmine della specie. Ma il fossile appena scoperto, chiaramente una femmina, è sprovvisto di cresta.

I ricercatori quindi ritengono che la cresta fosse una caratteristica esclusiva dei maschi di Darwinopterus, e che potesse servire per comunicare con altri individui della specie: forse per intimidire i rivali o per attrarre le femmine, ipotizza Unwin.

Alcuni studiosi ritengono che l'identificazione della cresta come tratto esclusivamente maschile possa applicarsi anche per altre specie di pterosuro.