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8 Dicembre 2010 ARCHEOLOGIA
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I PERUVIANI UTILIZZAVANO I SACRIFICI DI BAMBINI COME DISCRIMINAZIONE SOCIALE
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Nuovi studi effettuati nel periodo centrale di Sica, han dimostrato che i peruviani sacrificavano bambini di un'altra etnia, discriminati socialmente.

I ricercatori hanno esaminato 81 scheletri in un sito sacrificale in perù.

Han scoperto che il 70% delle vittime identificabili erano dei bambini anemici della razza Muchik di età compresa dai 2 ai 15 anni.

Questi bambini avevano vissuto la loro breve vita cibandosi di una dieta povera a base di mais e squash.

Le analisi dei segni sugli scheletri mostrano come ogni vittima era stata accoltellata ripetutamente sul collo o al torace con un coltello in metallo.

La cavità toracica era stata aperta per consentire una maggiore fuoriuscita del sangue o per estrarre il cuore e per rimuovere i polmoni per la "divinazione".

Son stati scoperti anche semi di piante Nectandra vicino agli scheletri.

Dal momento che queste piante hanno proprietà allucinogene e paralizzanti, gli studiosi han suggerito che il farmaco poteva essere stato somministrato alle vittime prima dell'uccisione a rituale iniziato.

Dopo il sacrificio le vittime erano lasciate decomporsi per un mese e più, avvolto in bende e poi sepolte a mezzo di feste rituali.

Pezzi di ossa di Lama suggeriscono che in quelle occasioni si festeggiava con grigliate a base di arrosto di Lama.

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