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7 Dicembre 2010 STORIA
Aezio ilfattostorico.com
COLUMBUS DAY ? DIECI COSE DA SAPERE SU COLOMBO
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Ogni anno vari stati dell'America celebrano il Columbus Day in onore della scoperta del Nuovo Mondo da parte del navigatore genovese. Ma questa dovrebbe essere una festa? E comunque: chi era Colombo? Il Time offre alcuni interessanti spunti sulla questione.

Un uomo di molte bandiere

Per finanziare il suo rivoluzionario progetto, Colombo dovette bussare a molte porte, all'inizio senza successo. Si rivolse a Genova e Venezia - che però non si mostrarono interessate - a Enrico VII d'Inghilterra - che ci pensò su, ma alla fine non se ne fece niente - e al Portogallo - che preferì invece continuare a circumnavigare l'Africa per arrivare alle Indie.

Più fortuna ebbe con la "Spagna" i cui re, Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, avevano appena conquistato il sultanato di Granada.

Ironicamente, dei recenti studi hanno suggerito che Colombo potrebbe essere stato un cripto-ebreo (cioè un ebreo che in pubblico dichiarava un'altra fede), figlio di una famiglia sefardita cacciata dall'Inquisizione spagnola che era appoggiata proprio dalla corona.

Cuba, Cina. Quale è la differenza?

Come molti sanno, Cristoforo Colombo non intendeva scoprire l'America, bensì arrivare in Asia. Si diceva che Cina e India fossero piene di spezie, oro e ricchezze di ogni genere.

La Niña, la Pinta e la Santa Maria salparono dalla Spagna il 3 agosto del 1492 e il 28 ottobre giunsero sulle rive di Cuba, che Colombo pensava essere il Giappone. Quattro giorni dopo decise che era arrivato in Cina, nonostante l'assenza delle meravigliose città incontrate da Marco Polo nel 13′ secolo.

Più tardi Colombo pensò che avrebbe potuto scoprire il biblico regno di Saba, e durante il secondo viaggio fece giurare ai suoi uomini che aveva ragione. Solo durante il terzo viaggio del 1498 si convinse, dalle acque inesplorate, che forse aveva scoperto nuove terre. Morì tuttavia con la convinzione di essere giunto in Asia, proprio come si era prefissato.

Lo scalatore sociale

Capita che uomini validi minimizzino i loro successi ed evitino la gloria: Cristoforo colombo non era uno di questi.

In una lettera scritta prima del primo viaggio, il navigatore italiano esprime gratitudine per i re Ferdinando e Isabella, che "per questa [impresa] - scrive Colombo - mi hanno concesso grandi ricompense e mi hanno nobilitato cosicché d'ora in avanti possa chiamarmi 'Don' ed essere ammiraglio del Mare Oceano e viceré e governatore permanente delle isole e del continente che dovrei scoprire...".

Stabilì cattivi precedenti

Durante il secondo viaggio, dopo aver promesso alla corte spagnola di ritornare con tanto oro, un esasperato Colombo decise di scaricare la sua frustrazione sui nativi. Si dice che fece rinchiudere 1500 uomini, donne e bambini Arawak e ne scelse 500 da portare in Spagna. Quasi la metà morì durante il viaggio e molti altri perirono successivamente.

Nei secoli a venire milioni di persone - per la maggior parte schiavi africani - morirono attraversando l'oceano.

Anche Colombo, in parte, preannunciò il brutale arrivo del dominio spagnolo nei Caraibi: gli uomini sotto il suo comando divennero noti per l'indiscriminata violenza sui locali. In pochi decenni molta della popolazione indigena dei Caraibi venne spazzata via.

I beni del Nuovo Mondo: tabacco, mais, sifilide?

Si è a lungo sospettato che al suo ritorno in Europa Colombo portò, tra le altre cose, anche la sifilide. Tale malattia devastò l'Europa nei secoli a seguire, con la prima epidemia registrata intorno al 1495.

Nel 2008 i ricercatori della Emory University studiarono 26 specie di batteri collegati alla sifilide e determinarono che esse fossero strettamente correlate a ciò che causava un'infezione in Sud America secoli fa. Essenzialmente, la loro ricerca mostrava che la sifilide arrivò in Europa dal Nuovo Mondo e il "portatore" più probabile fu proprio la spedizione di Colombo.

La principale contro-argomentazione è il ritrovamento in Inghilterra di teschi di epoca precolombiana che mostrano segni di sifilide (vedi qui).

Bisogna comunque notare che oltre a cavalli e polvere da sparo, gli europei portarono nelle Americhe devastanti malattie, tra cui vaiolo, tifo, colera e morbillo.

Non riposò in pace

I viaggi di Colombo non finirono affatto con la sua morte nel 1506. Venne dapprima sepolto in un convento di frati francescani a Valladolid, in Spagna, e poi posto in un mausoleo di famiglia a Siviglia per circa 20 anni.

Il figlio di Colombo, Diego, lo volle però sepolto nel Nuovo Mondo, a Santo Domingo, e alla fine così fu. Ci rimase fino al 1795, quando la colonia venne ceduta alla Francia, e perciò le sue ossa vennero spostate nuovamente in una cattedrale di L'Avana, nel 1796.

Poi nel 1898 scoppiò la guerra ispano-americana, e quando l'anno seguente le cose andarono male per la Spagna le sue ceneri tornarono a Siviglia.

Salpare sugli schermi

Ci sono stati libri, opere, commedie, cartoni, serie TV e film dedicati a Colombo.

C'è stata una particolare ondata nel 1992, 500 anni dopo il primo viaggio, quando furono distribuiti almeno quattro film: 1492: Conquest of Paradise; Carry on Columbus; Christopher Columbus: The Discovery e The Magic Voyage.

Lui o i Vichinghi?

Una comune obiezione all'impresa di Colombo è che non fu il primo a viaggiare nelle Americhe: i Vichinghi lo fecero centinaia di anni prima. Nel giorno del Columbus Day del 1965, studiosi dell'Università di Yale annunciarono di aver trovato una mappa a prova di ciò, la mappa di Vinland.

Diversi studi scientifici hanno però dimostrato che, sebbene la pergamena possa effettivamente risalire al 15′ secolo, l'inchiostro usato è recente.

La grande esposizione colombiana

Nel 1893 si tenne l'esposizione universale a Chicago. Chiamata l'esposizione colombiana, stupì il mondo con le sue innovazioni nel campo della scienza, nell'industria e nella cultura.

Alla cerimonia di apertura il senatore Chauncey M. Depew pronunciò il seguente discorso: "44 ritratti autentici di lui sono arrivati a noi, e neanche due di loro [raffigurano] la stessa persona... Forza e debolezza, purezza e licenziosità, il sognatore e l'avaro, il pirata e il puritano, sono i caratteri che potremmo scegliere per il nostro eroe. Tralasciamo il pittore [e] costruiamoci il nostro Colombo".

Le origini del Columbus Da

Il Columbus Day si tiene il 12 ottobre, giorno in cui Colombo arrivò a San Salvador. Il disegno di legge che la istituì, proposto dal senatore Timothy Sullivan, venne approvato nel 1909, ma l'iniziale reazione degli americani non fu delle migliori. La gente l'etichettò come superflua e ne chiese l'abrogazione.

Nel 1913 un editoriale del New York Times mostra che quel sentimento continuava a perdurare: "Purtroppo la sua occorrenza interferisce con la conduzione degli affari nella stagione che dovrebbe essere la più piena, ma una volta che abbiamo una festività dobbiamo tenerla. Fortunatamente non ci sono altre nuove feste in vista per il momento".

Oggi le critiche riguardano meno il lavoro e più la storia. L'arrivo degli europei decimò i nativi americani. Alcune città americane hanno scelto di non celebrare il Columbus Day e commemorare invece l'Indigenous People's Day.

Fonte: Time.

TAG: Vichinghi