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30 Novembre 2010 ARCHEOLOGIA
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LE PIRAMIDI LE HAN FATTE COL CEMENTO - Nuova verifica della teoria del GEOPOLYMER
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Joseph Davidovits ( ingegnere chimico ) nel 1970 coniò il termine di GEOPOLYMER per definire un impasto di calcare, caolinite, acqua e natron ( utilizzato dagli egizi per la mummificazione ), potesse creare una specie di cemento con cui gli antichi egizi poterono costruire i blocchi delle piramidi direttamente sul posto ( senza alcun tipo di attività di cava, nè di trasporto ).

Davidovits oltre alle parole, fece seguire i fatti fondando una società che cominciò a produrre manufatti per l'edilizia basati su questo tipo di cemento/calcare, divenendo presto multimiliardario.

L'archeologia classica ha però sempre tenuto le distanze da quest'ipotesi..sino ad oggi.

Il professor Ken MacKenzie della Victoria University ha voluto effettuare delle prove prelevando un campione di Calcare da uno dei blocchi della piramide di Keope.

Nel suo laboratorio di Lower Hutt lo ha ridotto in polvere finissima e lo ha messo in uno spettrometro che contiene un potente magnete in grado di mettere in agitazione le particelle alla velocità di 12.000 giri al secondo.

Da queste analisi, si è riusciti ad ottenere un'analisi sub-atomica del blocco della piramide di Keope.

Ciò ha dimostrato che invece di essere solida pietra, è una miscela di materiali diversi, una specie di cemento antico.

Una prova scientifica che la teoria di Joseph Davidovits non era affatto campata in aria.

Conoscendo la flessibilità mentale di una parte dell'archeologia "classica" staremo a vedere quanto tempo passerà prima che si rivedano in maniera drastica tutte le teorie sinora elaborate sulla costruzione delle piramidi egizie.

ndr: articolo scritto dalla redazione di antikitera sulla base della news citata.