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3 Ottobre 2001 ARCHEOLOGIA
Gary Byers Bible Archaeology
Il Monte Sinai è in Arabia Saudita?
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Un´idea comune tra gli studiosi di argomenti biblici è che il vero Monte Sinai sia situato in Arabia Saudita. Quest´idea è del resto stata promossa, nel tempo, da libri, video e vari siti web. L´Associazione per la Ricerca Biblica ha ricevuto un alto numero di richieste riguardo alla validità di questa teoria. Nel numero dell´autunno 2000 della rivista Bible and Spade, Gordon Franz ha risposto alla domanda. Il Monte Sinai NON è in Arabia Saudita! (vedi articolo completo).

Nel corso di un´intervista, è stato chiesto a Franz come sia arrivato ad una simile conclusione. Egli ha risposto: "Mi sono imbattuto in un testo sull´argomento durante una vendita di libri usati all´inizio degli anni 90, e l´ho comprato. Dopo averlo letto mi sono domandato come si potesse credere a quest´idea, dal momento che non esiste prova verosimile che il Monte Sinai sia in Arabia Saudita! Avevo poi lasciato in sospeso l´idea fino a quando un certo numero di persone sono venute da me dopo avermi sentito parlare nelle chiese e mi hanno chiesto di più al riguardo. Quindi ho capito, che avrei dovuto scrivere quest´articolo."

Franz rileva che la convinzione comune che il Monte Sinai sia situato a Jebel al-Lawz in Arabia Saudita, si basa su tre falsi assunti.

- In primo luogo, si dice che la Penisola del Sinai fosse parte dell´Egitto al tempo dell´Esodo. Ma biblicamente esso era "fuori dall´Egitto".

- La seconda falsa asserzione è che il Monte Sinai si trovasse nella Terra di Madian. Due passaggi delle scritture chiaramente pongono il Monte Sinai al di fuori della Terra di Madian (Esodo 18:27; e Numeri 10:29, 30).

- I sostenitori di Jebel al-Lawz rifiutano poi che qualsiasi luogo sulla Penisola del Sinai sia il vero Monte Sinai riferendosi alle parole dell´Apostolo Paolo: "Il Monte Sinai è in Arabia" (Galati 4:25). E se è pur vero che la Bibbia riporta questa citazione, Franz ricorda che dall´antica letteratura si evince che la Penisola del Sinai si trovava nell´ "Arabia" dei giorni di Paolo.

Quando intervistato circa le teorie secondo cui tutti i resti archeologici trovati attorno a Jebel al-Lawz provano che gli Israeliti si accamparono lì, Franz dichiarò che: "Non esiste alcuna prova archeologica che i Figli di Israele fossero in Arabia Saudita nel XV secolo a.C." Franz ha svolto ricerche meticolose in varie biblioteche dell´area di New York, e consulti con archeologi Sauditi ed Inglesi che hanno lavorato sui dati archeologici rilevati nell´area di Jebel al-Lawz.

Il petroglifo bovino trovato in Arabia Saudita, considerato da alcuni la prova definitiva della presenza degli Israeliti, in realtà si data al periodo Neolitico, che è considerevolmente precedente al tempo dell´Esodo e dei Pellegrinaggi nel Deserto, così che non potrebbe essere una raffigurazione del "vitello d´oro". Le "grotte di Mosè e Jethro" nell´area di al-Bad sono in realtà tombe dei Nabatei del I secolo a.C., molto dopo il tempo Mosè. Qualsiasi turista potrebbe vedere le stesse tombe a Petra.

Il cosiddetto "altare di Mosè ed i 12 pilastri" secondo gli archeologi sauditi, è in realtà un campo di scavo per miniere di "marmo bianco".

A Franz è stato chiesto quale fosse il suo scopo nello scrivere quest´articolo. Ha risposto: "Spero che metta a tacere, una volta per tutte, l´idea che il Monte Sinai si trovi in Arabia Saudita. Il Monte Sinai è nella Penisola del Sinai"