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13 Novembre 2010 PALEONTOLOGIA
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il Sarcosuchus imperator
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Il Sarcosuchus imperator, o "SuperCroc", è un antenato estinto del coccodrillo. Era quasi due volte più grande del rettile moderno e poteva raggiungere 12 metri di lunghezza e pesare 8-10 anche circa 14 tonnellate.

Fino a poco tempo fa, tutto quello che si conosceva su di lui erano solo denti e squame fossili, scoperte dal francese Albert-Félix de Lapparent, tra gli anni 40 e 50, nel deserto del Sahara.

Tuttavia, nel 1997 e nel 2000, il noto paleontologo Paul Sereno ha scoperto nuove parti, ricostruendo la metà della scheletro e la maggior parte della spina dorsale.

Nonostante ciò, gli altri coccodrilli giganti sono conosciuti soltanto da alcuni crani, e per questo, il primato del Sarchosuchus è incerto.Come tutti i coccodrilli, anche il Supercroc ha delle scaglie ossee sul collo, sul dorso e sulla coda, per proteggersi; ognuna delle scaglie era grande ben 30 centimetri.

La sua bocca contiene più di cento denti, allineati sulle strette mascelle e ideali per catturare il pesce e i dinosauri. La cosa strana è che il suo cranio si allarga verso la punta del muso, dove troviamo una fila di grandi incisivi.

Sono questi denti "tritaossa" a far pensare che il super-croc mangiasse prede ben più grosse dei pesci. I suoi 100 denti erano lunghi fino a 15 centimetri, robusti, lisci e arrotondati, adatti ad afferrare grosse prede e a frantumarne le ossa. Le narici, che stanno sulla punta allargata del muso, nascondono una grande cavità che indica forse un accentuato senso dell'olfatto, oltre che farci pensare che Supercroc poteva emettere un insolito verso di richiamo.

Gli occhi sono posti allo stesso modo che nel moderno Gaviale del Gange (che vive soprattutto nell'area del subcontinente indiano): sporgono verso l'alto e servono per scrutare le sponde del fiume stando immersi.

Il cranio di Supercroc sembra essere un mix tra quello del Gaviale del Gange (lungo e sottile, adatto a predare pesci), e quello del coccodrillo del Nilo (più robusto, adatto a prede molto grosse).

Secondo gli studiosi, i Sarcosuchus raggiungevano le massime dimensioni all'età di 50-60 anni.