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9 Novembre 2010 MISTERO
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Le misteriose statuette "Nomoli" della Sierra Leone
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I "Nomoli" della Sierra Leone, ossia statuine di esseri deformi antropomoforfi, vennero scoperti per caso a cavallo degli anni ottanta e novanta del secolo scorso (XX° secolo) e portate alla conoscenza del mondo occidentale dal geologo italiano Angelo Pitoni. Queste statuine vennero scoperte in un sito alluvionale dove si stavano estraendo diamanti. Alcune di queste statuine sono custodite all'interno del British Museum di Londra e al Musèe de l'Homme di Parigi, dove non è stato possibile attribuirle a nessuna cultura africana conosciuta. E velocemente i "Nomoli" sono stati messi nel dimenticatoio. I locali indigeni chiamano tali statuine "uomini in pietra come gli angeli che Allah scagliò nell'abisso", quindi ad una raffigurazione dei mitici "angeli caduti". Sarebbero stati scoperti tutti a circa 12 metri di profondità. Hanno la caratteristica di avere una grande testa, che risulta sproporzionata rispetto al resto del corpo, con occhi prominenti e sfuggenti, tanto che esiste qualcuno che assicura che gli occhi sono simili ai rettili, anche se ad onor del vero sembrano avere occhi del tutto umani. Tali statuine sono in granito, dato confermato da successive analisi effettuate dal Museo di Storia Natuale di Vienna nel 200, sono state fatte risalire, dopo un'analisi al C-14, a un periodo compreso tra gli 11.000 e i 12.000 anni. Un periodo in cui l'uomo non scolpiva granito in forma di statue. Considerando il fatto che la più antica arte della Sierra Leone risale a 400 anni fa e quella dell'Africa occidentale risale a non più di oltre 1000 anni fa. C'è da dire anche che è interessante notare la rassomiglianza tra il termine "Nomolo" con il nome "Nommo", nome quest'ultimo che identificherebbe il nome degli esseri spaziali scafandrati, provenienti da Sirio B e che sarebbe atterrati in un lontano passato, da un oggetto a forma di "uovo", proprio in quella zona d'Africa. Storia che conoscono benissimo i Dogon, appartenenti ad una antica stirpe e tribù, che abita tutt'ora la Repubblica del Mali.

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