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1 Novembre 2010 PALEONTOLOGIA
Paola Dalli Cani L´Arena
Riparte la caccia ai fossili e il Comune di Ronca' cerca archeologi
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Partono gli scavi paleontologici in località Costo (Valle della Chiesa) e il Comune di Roncà arruola altri aspiranti archeologi. C'è tempo fino a venerdì 5 novembre, per chi fosse interessato a partecipare, per far pervenire al Comune la propria domanda: basta essere maggiorenni e inviare i propri dati con un sintetico curriculum inerente anche eventuali partecipazioni a campagne di scavo archeologico-paleontologico precedenti, via mail all'indirizzo sindaco@comune.ronca.it oppure via fax al numero 045.7461099.

"La campagna di scavo, ancora una volta sotto la direzione scientifica di Roberto Zorzin, conservatore della sezione Geologia e paleontologia del Museo civico di Storia naturale di Verona, è programmata dal 15 al 20 novembre. Vista la positiva esperienza degli scavi estivi in località Grumolo", spiega il sindaco Roberto Turri, "abbiamo deciso di garantire comunque la partecipazione a chi prese parte agli scavi estivi e agli iscritti del Gruppo Val Nera. Resta inteso che ci sono spazi anche per altre persone perché da coprire ci sono sei giorni e dunque anche chi potesse mettere a disposizione solo mezza giornata è ben accetto".

Non sono richieste competenze specifiche, come fu la volta precedente, ma solo la voglia di vivere un'esperienza inedita nei panni di novelli Indiana Jones. L'equipe che l'estate scorsa scavò sulle tracce del Prototherium (il Dugongo marino rivenuto al Duello), del resto, era composta in modo assolutamente eterogeneo: c'erano sì esperti, ma anche tanti esordienti mossi dalla passione per la storia, l'archeologia e la paleontologia. C'erano Giovanni Todesco, lo scopritore di "Ciro", cioè il baby dinosauro scientificamente chiamato Scipionyx samniticus, ma anche Michea Sabaini, operaio che ha passato tutte le notti al lavoro per poter scavare di giorno. Obiettivo comune: scavare per cercare fossili capaci di raccontare ancora meglio l'ambiente di 40-37 milioni di anni fa e gli eventi che lo interessarono.

"Ringrazio di cuore Augusto Zambon, proprietario dei terreni che saranno oggetto di scavo, per la sua collaborazione", aggiunge il primo cittadino ricordando il doppio rilievo che assume la campagna. Gli scavi, che sono condotti con metodologia scientifica, proprio per questo sono stati autorizzati dal ministero per i Beni e le attività culturali e interessano, secondo aspetto fondamentale, "due dei più importanti giacimenti al mondo di molluschi e mammiferi marini del Bartoniano noti già alla fine del Settecento", cioè il Grumolo e il Costo.

L'equipe scientifica guidata da Zorzin è composta da Paolo Mietto (Università di Padova), Carla Alberta Accorsi (Museo di paleobiologia e orto botanico dell'Università di Modena e Reggio Emilia), Michele Mattioli (Università di Urbino).

Il precedente, cioè gli scavi di tre mesi fa al Grumolo, ha regalato numerosissimi fossili, e tra essi un reperto, oggi oggetto di studio da parte della Soprintendenza, potrebbe rivelarsi una scapola di Prototherium. In quella stessa occasione, grazie al lavoro di venti persone impegnate negli scavi, vennero rinvenuti denti di squalo, e fossili di lamellibranchi, gasteropodi, bivalvi, coralli poi raccolti, ordinati e custoditi all'esposizione di Roncà che sta attendendo il riconoscimento formale di museo.