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6 Ottobre 2010 SCIENZA
Tina Lepri Liutprand.it
UN RESTAURATORE ITALIANO SALVA I MOAI
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TORINO. I licheni stanno erodendo i Moai, le 400 teste di pietra vulcanica che dominano lo skyline dell'isola di Pasqua. Precedenti trattamenti per conservare questi antichi monoliti in questo Luogo, Patrimonio dell'Umanità, consistevano nel riempimento di alcune delle pietre più profondamente corrose con calcestruzzo. Sfortunatamente, gli esperti ritengono che questo trattamento potrebbe avere peggiorato gli effetti dannosi del vento e dell'acqua salata che battono l'isola polinesiana. Inoltre, il lichene può anche corrodere il cemento utilizzato per salvare i Moai.

Il Prof. Lorenzo Casamenti e cinque suoi studenti della scuola di restauro Lorenzo de' Medici di Firenze hanno scoperto un trattamento economico per le gigantesche statue di Rapa Nui, il nome indigeno dell'Isola di Pasqua.

Casamenti ha visitato l'isola di Pasqua nel 2008 e ha chiesto campioni di roccia vulcanica dell'isola che, come i Moai, sono contaminati da questi funghi pericolosi. Una lunga ricerca ha ora prodotto una soluzione "chimica" al problema. "Abbiamo finalmente scoperto un solvente che distrugge i licheni, ma non le statue", ha detto Casamenti. Lavorerà in collaborazione con gli archeologi che vivono sull'isola di Pasqua, che hanno già frequentato corsi universitari sul restauro lapideo a Firenze. Lo scopo del trattamento è quello di eliminare dalle pietre i "fiori bianchi del male" che lasciano buchi nelle statue colossali.