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16 Settembre 2010 ARCHEOLOGIA
ditadifulmine.com
IL KEVLAR DI ALESSANDRO MAGNO
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Se ritenete che i giubbotti anti-proiettile siano il frutto della scienza bellica moderna, sarete forse costretti a ricredervi dopo aver letto questo. Alessandro il Grande fu un conquistatore che raggiunse i confino del mondo al tempo conosciuto nello spazio di due decadi; e la sua conquista fu resa possibile anche grazie ad una tecnologia perduta che consentì all'esercito al comando del macedone di realizzare corazze estremamente resistenti.

Lo studio, presentato all'inizio del 2010 al meeting annuale dell'Archeological Institute of America, indicherebbe che Alessandro e i suoi soldati furono protetti dal linothorax, un tipo di armatura realizzata con lino. "Anche se sappiamo parecchio su armature antiche realizzate in metallo, il linothorax rimane un mistero dato che non ne sono sopravvissuti esemplari, vista la natura deperibile del materiale" afferma Gregory Aldrete, professore di storia all'University of Wisconsin-Green Bay. "Abbiamo mostrato che questa armatura di lino è stata utilizzata per protezione del corpo per quasi 1000 anni, e da molte civiltà del Mediterraneo".

E continua: "Attualmente abbiamo 27 descrizioni realizzate da 18 differenti autori, e quasi 700 raffigurazioni del linothorax su vasi greci e rilievi in templi etruschi". L'immagine più famosa del linothorax è il celebre Mosaico di Alessandro a Pompei, in cui il conquistatore è raffigurato mentre indossa un'armatura.

Nella "Vita di Alessandro", Plutarco parla di un'armatura pettorale di lino, indossata dal macedone nella battaglia di Gaugamela del 331 a.C.

Secondo i ricercatori, questa è una delle tante prove di come l'armatura di lino fosse una dotazione standard nell'esercito di Alessandro. "Quando Alessandro fu in India, e ricevette 25.000 nuove armature per il suo esercito, viene descritto come abbia ordinato di bruciare le vecchie armature. Questo avrebbe senso se le corazze fossero state di tessuto piuttosto che di metallo" dice Aldrete.

Ci sono tracce storiche del linothorax, ma non si era sicuri di quanto questa armatura fosse effettivamente in grado di proteggere un soldato. Aldrete quindi ha costruito una serie di armature di lino utilizzando solo materiali disponibili al tempo di Alessandro. "La parte più difficile del progetto è stato trovare del lino autentico. Deve essere realizzato da piante che vanno cresciute, processate e filate a mano".

L'ingrediente chiave si è rivelato essere il tipo di colla utilizzato per unire i diversi strati di lino. I ricercatori hanno utilizzato due tipi di colla: una realizzata attraverso la pelle di coniglio, e l'altra da semi di lino.

Si è poi proceduto alla prova sul campo: l'armatura è stata sottoposta al lancio di frecce, all'urto e alla penetrazione di diversi tipi di armi, incluse asce e spade. "I nostri esperimenti hanno svelato il mito delle armature di tessuto, che le spacciava come meno protettive rispetto a quelle metalliche. Gli strati funzionano come una versione antica del moderno Kevlar, utilizzando la flessibilità del tessuto per disperdere l'energia di una freccia in arrivo".