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9 Settembre 2010 PALEONTOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
L'orso delle caverne si è estinto per la competizione con l'uomo
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L'orso delle caverne, noto anche come orso speleo si sarebbe estinto 24mila anni fa a causa degli uomini e dell'aumento delle loro popolazioni e non per i cambiamenti climatici, come ritenuto fino ad oggi. Lo sostiene lo studio di un'equipe di ricercatori guidata da Mathias Stiller dell'Istituto Max Planck, pubblicato su Molecular Biology and Evolution.

I ricercatori hanno analizzato sequenze di Dna mitocondriale prelevate da 17 campioni fossili, rinvenuti in Europa, Ucraina, Europa centrale, Galizia e Siberia. "Il declino della diversità genetica dell'orso delle caverne ha avuto inizio circa 50mila anni fa - ha detto Aurora Grandal-D'Anglade, ricercatrice dell'Istituto di geologia dell'università di A Coruña, in Spagna e coautrice dello studio - molto prima di quanto si ritenesse in passato, in un momento non ancora caratterizzato da cambiamenti climatici significativi ma che coincide invece con l'inizio dell'espansione geografica degli esseri umani".

Alla base dell'estinzione dell'orso ci sarebbe la lotta tra uomini e animali per il cibo e i rifugi. Da queste contesa è rimasto escluso l'orso bruno che è sopravvissuto fino ad oggi. La ragione sta nel fatto che gli orsi bruni sono molto meno dipendenti dalla necessità dell'habitat delle grotte per il letargo, necessario, invece, all'orso speleo.

Le ultime tracce dell'orso delle caverne, animale prevalentemente erbivoro, di dimensioni massicce e dotato di artigli sulle zampe, risalgono all'ultima glaciazione del Pleistocene. I cambiamenti climatici, secondo la ricerca, sarebbero stati solo il 'colpo di grazia' per questa specie che era gia' in via d'estinzione.

TAG: DNA, Geologia