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31 Agosto 2010 SCIENZA
La redazione di La Porta del Tempo
Nel Borneo scoperta rana tra le più piccole al mondo
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Grande pressappoco come un fagiolo, a prima vista sembra quasi l'opera di un eccentrico e meticoloso miniaturista amante della natura. È la Microhyla nepenthicola, una delle rane più piccole mai osservate sul nostro pianeta. Individuata sulla cima del monte Gunung Serapi, nei pressi del Kubah National Park, nell'isola del Borneo, come suggerisce il nome, la nuova specie è stata classificata tra le Microhilidae, la famiglia di rane aventi una lunghezza lineare inferiore ai 15 millimetri.

Il minuscolo anfibio è stato rinvenuto appena qualche giorno fa grazie all'opera di un paio di ricercatori dell'Istituto per la Biodiversità e la Conservazione Ambientale della University Malaysia Sarawak, in collaborazione col Biocentro del Grindel und Zoologisches Museum di Amburgo. "Avevo già visto alcune di queste rane in collezioni museali vecchie anche più di cento anni - ha dichiarato il professor Indraneil Das, uno degli scopritori dell'animale, nonché coordinatore ufficiale di un gruppo di ricerca sostenuto dall'organizzazione Amphibian Specialist Group - Fino ad oggi gli scienziati avevano presunto che fossero semplicemente esemplari molto giovani di altre specie. Ora, invece, sappiamo che si tratta di esemplari adulti di una specie del tutto nuova".

A detta dei biologi, la Microhyla nepenthicola vive quasi esclusivamente in ambienti caldi e umidi, caratterizzati dalla presenza di una particolare pianta, denominata Nephentes ampullaria, all'interno delle cui incavature è solita deporre le proprie uova. In media i maschi adulti arrivano a misurare tra i 10, 6 e i 12, 8 millimetri. A dispetto delle loro minuscole dimensioni, essi sono in grado di emettere un richiamo vocale piuttosto stridulo e di notevole intensità, tale da risultare percepibile anche a diversi metri di distanza. Il loro gracidio, continuo per pochi minuti e con brevi intervalli di silenzio, di norma ha inizio verso il tramonto, raggiungendo il picco nelle prime ore della sera.

Nonostante la loro straordinaria utilità per il mantenimento dei giusti equilibri all'interno degli ecosistemi, poiché molto sensibili ai cambiamenti ambientali, gli anfibi risultano tra gli animali maggiormente esposti al rischio di estinzione. Proprio per questo motivo, di recente l'Amphibian Specialist Group ha varato un importante progetto di carattere internazionale, che prevede una serie di missioni alla ricerca di 100 specie ormai considerate perdute. Una delle spedizioni, di prossimo avvio, riguarderà l'Ansonia latidisca, un rospo avvistato per l'ultima volta in Indonesia nei primi anni Cinquanta.

Per maggiori informazioni consulta il sito dell'Amphibian Specialist Group

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