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23 Dicembre 2004 ARCHEOLOGIA
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CREATA DALLA SINDONE DI TORINO UN´IMMAGINE DI GESÙ DA RAGAZZO
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Agenti di polizia italiani specializzati nelle analisi dei crimini violenti hanno ringiovanito l´immagine dell´uomo barbuto che appare sulla Sindone di Torino, uno dei reperti più controversi della Cristianità, producendo quel che sostengono essere l´immagine con maggior somiglianza possibile di Gesù da ragazzo.

Creata per un documentario di Rete4 - "L´infanzia di Gesù" - l´immagine generata al computer è stata creata con la stessa procedura usata dalla polizia per aggiornare i tratti somatici di persone scomparse da lungo tempo, o per ipotizzare le trasformazioni possibili di criminali in fuga. "In questo caso, però, gli esperti hanno lavorato in senso contrario.

Ora abbiamo un´ipotesi di come l´Uomo della Sindone dovesse apparire all´età di 12 anni... Mentre alcuni elementi, come il colore degli occhi e la lunghezza dei capelli sono arbitrari, altri provengono direttamente dai tratti impressi sulla Sindone" ha dichiarato un portavoce di Mediaset.

Le proporzioni tra le sopracciglia ed il naso, e la forma della mascella, sono esattamente proporzionali a quelle dell´Uomo della Sindone – il lenzuolo di lino ritenuto il sudario di Cristo dopo la crocifissione.

Il risultato è un´immagine rassicurante di un ragazzo di capelli chiari, con occhi magnetici – un´immagine speculativa di come il ragazzo Gesù dovesse apparire quando Maria e Giuseppe lo trovarono seduto nel Tempio che discuteva con i dottori della legge.

"Quando egli ebbe dodici anni, Maria e Giuseppe si recarono a Gerusalemme per la festa della Pasqua secondo l´usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme senza che i genitori se ne accorgessero. "Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni, lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l´udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte" narra il Vangelo di Luca (2, 41-48)

Il volto del bambino così ricavato, contrasta fortemente con un recente tentativo di ricostruire il volto di Gesù utilizzando un cranio giudeo di 2, 000 anni or sono, mediante moderni software e tecniche di medicina legale. Queste avevano, infatti, rivelato un uomo dalla pelle scura, un po´ rozzo, che ha deluso molti, tra credenti e non credenti.

"Troppi Cristiani guardano nel pozzo della storia, sperando di scoprire il volto di Cristo, e vedervi riflessa un´immagine simile alla propria. I seguaci di Gesù pensano dovesse essere un uomo attraente, e sono pertanto portati a ritrarlo di bell´aspetto, come in quest´ultima elaborazione digitale del Gesù ragazzo" ha commentato James Charlesworth, professore di Lingue e Letteratura del Nuovo Testamento al Seminario Teologico di Princeton.

"Mostra chiaramente un Gesù ariano, come lo definirono i nazisti. Ma Gesù era un giudeo, doveva sembrare un giudeo, e seguiva i costumi giudei" ha ribadito.

SINDONE: RELIQUIA CONTROVERSA

La Sindone di Torino è venerata da molti cristiani come la prova che Cristo risorse dai morti - oppure liquidata da molti scienziati come un brillante falso medioevale.

Sul lato anteriore della Sindone, è impresso in modo indelebile il contorno del corpo di un uomo, che reca i segni della crocifissione. Sul retro, completamente esaminato solo nel 2002, si trova una debole immagine del volto di un uomo.

L´interesse scientifico per il drappo di lino iniziò nel 1898, quando fu fotografato dall´avvocato Secondo Pia. I negativi rivelarono l´immagine di un uomo con i polsi ed i piedi trafitti dai chiodi e la testa macchiata di sangue.

Nel 1988, il Vaticano diede il suo consenso ai test di datazione al radio-carbonio. Tre laboratori di fama mondiale, di Oxford, Zurigo e Tucson (Arizona) conclusero – lavorando in modo indipendente l´uno dall´altro – che la Sindone era medioevale, databile tra il 1260 ed il 1390, e non un sudario risalente al tempo di Cristo.

Ma da allora, tra gli scolari è emersa la sensazione crescente che i test possano avere sostanzialmente errato.

Le scoperte più recenti corrispondono ad un´ipotesi postulata nel 1990 da John Jackson, un fisico americano che condusse la prima indagine sulla Sindone nel 1978. Jackson afferma che esisterebbe un´immagine più debole sulla superficie posteriore della Sindone, solo in corrispondenza dell´immagine frontale.

La storia del tessuto è da sempre avvolta nel mistero. E´ rimasta indenne a seguito di diversi incendi, da quando la sua esistenza è stata documentata in Francia nel 1357, compreso un misterioso fuoco alla Cattedrale di Torino nel 1997.

Tenuta avvolta in un astuccio d´argento, è stata esposta solo 5 volte nello scorso secolo. Nel corso dell´ultima esposizione, nel 2000, più di tre milioni di persone si sono recate a visitarla. La prossima mostra è prevista per il 2025.