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8 Luglio 2010 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Aquileia, da scavi emerge anche antica fornace
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La scoperta effettuata da OGS, grazie a rilevamento aereo high-tech

TRIESTE - Sfornava mattoni, tegole, coperture per pavimentazioni, ed era stata costruita nei pressi di quelle che, forse, erano banchine portuali. I resti di un'antica fornace, probabilmente di epoca romana, sono stati scoperti qualche mese fa nella campagna a Nord di Aquileia dai ricercatori dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste, nel corso di una ricognizione aerea compiuta per effettuare test sperimentali con la tecnologia del laser e iperspettrale.

Il rinvenimento presenta caratteristiche di eccezionalità storica perché confermerebbe che la città di Aquileia era più espansa di quanto si pensava in passato. La posizione e i dati registrati relativi alla fornace, tuttavia, sono stati trasmessi alla Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, che ha competenza per l'area e che avrà l'ultima parola sull'età del manufatto e la sua collocazione nell'ambito della "vita storica? di Aquileia.

Individuare reperti sepolti nel terreno osservando il territorio "dal cielo? non è immediato, ecco perché si rivela fondamentale l'impiego di tecnologie a elevata sensibilità, quali quelle utilizzate da OGS. "Il ritrovamento della fornace - spiega Franco Coren, direttore del Dipartimento di Geofisica della Litosfera all'OGS, che ha effettuato la scoperta - è solo in minima parte frutto del caso.

Il volo che stavamo compiendo - in una zona come quella di Aquileia dal passato storico davvero imponente - serviva proprio a settare sul campo il sensore iperspettrale, uno strumento di fabbricazione finlandese di proprietà di OGS che da qualche tempo stiamo usando anche per l'analisi storica del suolo. Si tratta di un sistema multiplo in cui uno spettrometro lavora acquisendo da 50 a 80 immagini al secondo, rilevando minime variazioni nella composizione del suolo.

A questa apparecchiatura è connesso un rilevatore GPS e il tutto è collegato a un sistema di acquisizione dati su computer. Con una simile tecnologia si può analizzare in un solo passaggio un'area doppia rispetto a quella che esaminabile con sensori di concezione meno avanzata, tanto che siamo riusciti a rilevare la fornace la cui presenza è indicata solo da una lieve differenza nella colorazione e altezza del suolo, dovuta appunto alla presenza dei resti sepolti sotto terra?.

Sempre nello stesso volo i ricercatori sono riusciti a individuare con esattezza anche il percorso del fiume Natissa, che si estende interamente nel Comune di Aquileia, la cui importanza storica era notevole dal momento che costituiva la principale via di collegamento tra Aquileia e la laguna.

"L'uso del laser iperspettrale per l'analisi del suolo rappresenta un importante passo verso l'impiego sistematico di questa metodologia in campo archeologico? dichiara Coren, "anche perché OGS ha introdotto una significativa innovazione al metodo, integrando i dati provenienti sia dal sensore laser (che rileva anche la più piccola asperità del terreno), con quelli provenienti dal sensore iperspetterale che permette di analizzare a distanza il tipo di materiale presente sul suolo. I risultati che stiamo ottenendo sono davvero entusiasmanti?, anche se, ovviamente, dovranno essere sottoposti a ulteriori valutazioni per poterli inquadrare compiutamente nel quadro storico della città di Aquileia.Non è la prima volta che questo sistema di rilevamento aereo viene applicato da OGS allo studio storico del suolo: già nel 2005 i ricercatori del gruppo di Coren avevano esaminato l'area del Porto Traiano per conto dell'Anas, gestore della rete stradale e autostradale italiana, nell'ambito di un progetto che ipotizzava la realizzazione di una galleria dall'aeroporto di Fiumicino a Civitavecchia.

Da lì la tecnologia è stata ulteriormente perfezionata e ha trovato applicazione nella nostra Regione. "Ora ci aspetta la ricostruzione storica del sito in cui si è svolta la battaglia di El Alamein (Egitto) tra il luglio e l'ottobre 1942? spiega Coren. "Un progetto che ci è stato richiesto dal ministero degli Affari Esteri e che, sin dalle prime ricognizioni, sta rivelando una messe di tesori nascosti: postazioni nascoste, manufatti, opere campali importantissimi per la ricostruzione di quella che è stata una battaglia decisiva durante la Seconda guerra mondiale?.Per ulteriori informazioni:

Ufficio Stampa

Cristina Serra

E-mail: cserra AT inogs.it

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Paolo Giurco

E-mail: pgiurco AT ogs.trieste.it

Tel.: +39.040.2140.231

TAG: Computer