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5 Marzo 2008 PALEONTOLOGIA
National Geographic News
Il più antico primate fossile
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Una nuova specie, abbastanza piccola da stare nel palmo di una mano, è il più antico primate del Nord America, secondo un nuovo studio.

Christopher Beard, paleontologo al Museo Carnegie di Storia Naturale di Pittsburgh, Pennsylvania, ha recentemente scoperto i fossili di una creatura di 55 milioni di anni nel Golfo della Pianura Costiera del Mississippi. Chiamato Teilhardina magnoliana, l´animale risulta essere imparentato con fossili della stessa epoca da Cina, Europa, e dal bacino del Big Horn nel Wyoming.

"Sono parenti molto, molto primitivi di primati viventi chiamati Tarsius, che vivono ancora oggi nel sud-est dell´Asia" ha spiegato Beard. Ma lo strato di roccia in cui sono stati trovati i nuovi fossili, solleva la possibilità controversa che i primati siano apparsi in Nord America prima che i loro parenti più stretti si fossero mostrati in Europa, come avevano suggerito studi precedenti.

La scoperta suggerisce che i primati di Teilhardina migrarono in Nord America attraverso il ponte di terra sullo stretto di Bering. In seguito, le creature si spostarono in Europa attraverso un ponte di terra sull´Atlantico, emerso migliaia di anni dopo. Precedenti ricerche avevano suggerito che i primati avessero raggiunto le Americhe via ovest invece, dall´Asia attraverso l´Europa. Ma questo percorso era sommerso al tempo in cui i primati fecero la loro comparsa in Mississippi, ha spiegato Beard. A quel tempo, il mondo attraversava un´antica fase di riscaldamento globale, noto come il Massimo Termico del Paleocene – Eocene o PETM. Molti scienziati ritengono che il PETM sia un fenomeno analogo a quello che il mondo sta sperimentando al momento presente, per via dell´aumento dei gas serra come il dissidio di carbonio. A differenza di oggi, ad ogni modo, allora non c´erano calotte polari. Infatti, i livelli dei mari scesero quando lo scivolamento delle masse di terra aprì ampi bacini oceanici.

"Sappiamo che il livello del mare era alto quando i nostri primati fossili vissero in Mississippi, poiché il letto che ha conservato questi fossili era un letto marino" ha notato. La maggior parte dei fossili al sito erano denti di squalo ed altri simili oggetti. Lo scheletro dei primati, probabilmente fu spinto negli estuari dalle zone costiere.

Un secondo letto fossile in strati più alti fu depositato da un fiume o dalla corrente, non da un oceano, ad indicare che il livello del mare continuò a decrescere dopo avere ricevuto i fossili dei primati. Lo stesso tipo di impressioni fossili al livello del mare sono state trovate nella sezione di roccia in cui è stata trovata la Teilhardina in Europa. Ciò indica che la Teilhardina arrivò dopo che il livello del mare era sceso. "Quindi sappiamo che i fossili trovati lungo il corso del Mississippi sono precedenti a quelli trovati in Europa e sono pertanto anatomicamente più primitivi"

Non tutti gli studiosi però concordano su questi ultimi assunti.