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27 Marzo 2010 ARCHEOLOGIA
Telegraph.co.uk
Le piaghe bibliche furono eventi reali
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Scienziati affermano che le bibliche piaghe che secondo il Vecchio Testamento devastarono l'antico Egitto furono il risultato di un riscaldamento climatico ed eruzioni vulcaniche.

Traduzione by Antikitera.net

I ricercatori ritengono di aver trovato la prova di disastri naturali su cui si fondano le dieci "piaghe d'Egitto", che secondo il libro dell'Esodo nella Bibbia condussero Mosè a liberare gli Israeliti dalla schiavitù.

Ma piuttosto che spiegarli come l'atto adirato di un dio vendicativo, gli scienziati affermano che le piaghe possono essere attribuite a una serie di fenomeni naturali avviati da cambiamenti nel clima e disastri ambientali avvenuti a centinaia di chilometri di distanza.

Le prove che offrirebbero nuove spiegazioni per le piaghe bibliche saranno descritte in una nuova serie su National Geographic Channel in onda la domenica di Pasqua.

Oggi molti archeologi ritengono che le piaghe si siano verificate in un'antica città di Pi-Ramses sul delta di Nilo, capitale dell'Egitto durante il regno del faraone Ramses II, che ha regnato fra il 1279 e il 1213 a.C.

La città pare essere stata abbandonata circa 3000 anni fa e i ricercatori pensano che le piaghe possano offrire una spiegazione.

Climatologi che studiano il clima dell'epoca hanno scoperto un improvviso spostamento nel clima dell'area avvenuto verso la fine del regno di Ramses II.

Studiando le stalagmiti di alcune grotte egiziane, hanno ricostruito il clima antico della zona utilizzando le tracce di elementi radioattivi contenuti nelle rocce.

Hanno così scoperto che il regno di Ramses coincise con un clima caldo e umido, ma poi il clima si spostò verso un periodo asciutto.

Il prof. Augusto Magini, paleoclimatologo presso l'Istituto per la fisica ambientale dell'Università di Heidelberg, afferma:

"Il faraone Ramses II regnò in una situazione climatica molto favorevole.

C'erano piogge abbondanti e il paese fioriva. Questo periodo umido comunque durò solo pochi decenni. Dopo il regno di Ramses il clima peggiorò rapidamente.

Si verificò un periodo asciutto che certamente deve aver portato gravi conseguenze."

Gli scienziati ritengono che questo cambiamento nel clima diede l'avvio alla prima delle dieci piaghe.

L'aumento della temperatura può aver causato un prosciugamento del Nilo, trasformando le rive fiorenti che erano la fune di sicurezza dell'Egitto intero in un corso d'acqua lento e fangoso.

Queste condizioni avrebbero potuto essere perfette per l'arrivo della prima piaga, che nella Bibbia è descritta come la trasformazione delle acque del Nilo in sangue.

Il dr. Stephan Plugmacher, biologo presso l'Istituto Leibniz per l'ecologia delle acque e l'industria della pesca a Berlino, ritiene che questa descrizione possa essere il risultato [della proliferazione] di un'alga tossica delle acque dolci.

Si sa che Oscillatoria rubescens, conosciuta come alga del sangue di Burgundi, era presente 3000 anni fa e ancora oggi causa simili effetti.

Il dr. Plugmacher afferma: "Si moltiplica in maniera massiccia in acque calde lente con alti livelli di elementi nutritivi. E quando muore, colora l'acqua di rosso."

Gli scienziati ritengono che l'arrivo di quest'alga mise in moto eventi che permisero l'avvento della seconda, terza e quarta piaga: invasione di rane, pidocchi, mosconi.

Lo sviluppo delle rane da girini ad adulti completamente formati è regolato da ormoni che possono accelerarne la velocità in periodi di stress.

L'arrivo delle alghe tossiche avrebbe avviato una tale trasformazione da aver forzato le rane a lasciare l'acqua in cui vivevano.

Ma la morte delle rane causò la proliferazione incontrollata di mosche, mosconi ed altri insetti, non più soggetti alla forza regolativa dovuta ai loro predatori naturali.

Tutto ciò avrebbe portato alle successive due piaghe: morìa del bestiame e ulcere su animali e uomini.

Il prof. Werner Kloas, biologo presso L'Istituto Leibniz, afferma: "Sappiamo che spesso gli insetti portano malattie come la malaria, così il punto successivo nella reazione a catena è lo scoppio di epidemie tra la popolazione."

Un altro grande disastro naturale, avvenuto a 650 Km di distanza, può essere stato responsabile della settima, ottava e nona piaga, che portarono grandine, cavallette e tenebre sull'Egitto.

Una delle maggiori eruzioni vulcaniche accadute nella storia umana si verificò quando Thera, un vulcano che era parte dell'isola di Santorini nel Mar Mediterraneo, a nord di Creta, esplose circa 3500 anni fa scagliando nell'atmosfera miliardi di tonnellate di cenere vulcanica.

Nadine von Blohm, dell'Istituto tedesco per la fisica atmosferica, ha condotto esperimenti sul modo in cui si formano le tempeste di grandine e ritiene che la cenere vulcanica possa scontrarsi con i temporali sopra l'Egitto per produrre enormi tempeste di grandine.

Il dr. Siro Trevisanato, un biologo canadese che ha scritto un libro inerente le piaghe bibliche, afferma che anche l'invasione di locuste può essere spiegata con la ricaduta al suolo della cenere vulcanica.

Egli afferma: "La ricaduta della cenere causò anomalie meteorologiche che si tradussero in un aumento delle precipitazioni e dell'umidità. E questo è esattamente ciò che favorisce la presenza di locuste."

La cenere vulcanica può anche aver bloccato la luce solare causando la storia della piaga delle tenebre.

Gli scienziati hanno scoperto della pomice -una roccia che si forma dalla lava vulcanica raffreddata, durante gli scavi presso rovine egizie, sebbene non esistano vulcani in Egitto.

L'analisi delle rocce mostra che la pomice deriva dal vulcano di Santorini, offrendo così la prova fisica che la ricaduta della cenere dell'eruzione di Santorini raggiunse effettivamente le coste egiziane.

E' stata proposto come causa dell'ultima piaga -la morte dei primogeniti d'Egitto- un fungo che avrebbe contaminato le scorte di grano, del cui primo raccolto si sarebbero avvantaggiati i primogeniti maschi e per questo motivo essi sarebbero stati i primi a cadere vittima.

Ma il dr. Robert Miller, professore associato del Vecchio Testamento presso l'Università Cattolica d'America, afferma: "Sono riluttante ad assumere eventi naturali come cause di tutte le piaghe. Il problema con la spiegazione di tipo naturale è che si perde il nocciolo della questione, cioè che non si è fuggiti dall'Egitto per cause naturali, si è fuggiti dall'Egitto per intervento di Dio."