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23 Febbraio 2007 PALEONTOLOGIA
APCOM
EVOLUZIONE UMANA COME UN "CESPUGLIO EVOLUTIVO"
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Roma - Un vero e proprio "cespuglio evolutivo" è la visione innovativa dell'evoluzione umana raccontata in un volume, "In carne ed ossa-DNA, cibo e cultura dell'uomo preistorico", che verrà presentato lunedì 26 febbraio a Roma, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, promosso dalla Fondazione Santa Lucia e pubblicato dagli Editori Laterza.

Gli autori del libro sono quattro professori di tre università italiane diverse: Gianfranco Biondi, docente di Antropologia, Università de L'Aquila, Fabio Martini, docente di Paleontologia ed Ecologia Preistorica all'Università di Firenze, Olga Rickards, direttore del centro dipartimentale di Antropologia Molecolare per lo studio del DNA antico, Università di Roma Tor Vergata e Giuseppe Rotilio, docente di Biochimica e Riabilitazione della Fondazione Santa Lucia di Roma.

Gli autori raccontano di un'evoluzione umana diversa, che si è compiuta, piuttosto che attraverso un percorso lineare, secondo il quale le varie specie si sono succedute le une alle altre convivendo fianco a fianco per periodi diversi, all'interno di un "cespuglio evolutivo" pieno di ramoscelli e dove l'evoluzione umana è uno di questi. Un'affascinante "rivoluzione teorica" dove l'ambiente culturale e nutrizionale hanno interagito insieme per fare dell'Uomo la specie più evoluta nel contesto naturale del pianeta Terra.

Gli autori del libro, che verrà presentato nell'ambito delle celebrazioni e degli appuntamenti del "Darwin Day" (12 febbraio), hanno utilizzato le rispettive competenze in biologia, archeologia, genetica e nutrizione per comporre una visione naturalistica dell'origine della specie umana e della sua storia.