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14 Settembre 2006 PALEONTOLOGIA
The Guardian
Vita ai margini: una grotta a Gibilterra l´ultimo avamposto dei Neanderthal?
tempo di lettura previsto 4 min. circa

L´ultima dimora dei Neanderthal potrebbe essere stata trovata da cacciatori di fossili che scavavano nelle profondità di una caverna a Gibilterra.

Primitivi attrezzi di pietra e resti dai fuochi di legna recuperati dall´ampia caverna di Gorham sulla facciata più orientale della Rocca, suggeriscono che i Neanderthal vi trovarono rifugio e sopravvissero per migliaia di anni dopo che si erano già estinti altrove.

Le datazioni al carbonio dei frammenti di carboni di legna scavati accanto a punte di lance e rudimentali utensili da taglio indicano che la caverna fu rifugio per un gruppo di circa 15 Neanderthal attorno a 28.000 anni fa e probabilmente fino a 24.000 anni fa. Resti scoperti in precedenza avevano portato gli scienziati a ritenere che i Neanderthal si fossero estinti in Europa ed altrove circa 35.000 anni fa.

La scoperta sposta la data di morte del nostro parente più prossimo e completa uno dei capitoli più drammatici nella storia dello sviluppo umano.

Oggi, la caverna del Gorham si apre su una facciata della scogliera lambita dal Mediterraneo, ma la vista dall'entrata est doveva essere una volta di dune di sabbia di avvolte di vegetazione. Un corso d'acqua dolce che scorreva dal nord raggiungeva il mare dopo circa tre miglia.

"Per i Neanderthal, era un ottimo posto in cui vivere. Il panorama doveva essere mozzafiato ed avrebbero potuto letteralmente vedere arrivare il loro prossimo pasto" ha dichiarato Chris Stringer, scienziato impegnato nel progetto al Museo di Storia Naturale di Londra. "Le prove sostengono l'idea che questo fu uno dei loro avamposti finali."

Il livello del mare era circa 100 metri più basso nel periodo dei Neanderthal, poiché ampie quantità di acqua erano bloccate dai ghiacciai che si muovevano dai poli e soffocarono la Scozia con fogli di ghiaccio spessi due miglia. La sopravvivenza dei Neanderthal, proibitiva altrove, fu qui probabilmente resa possibile proprio dalle acque temperate dell´Atlantico.

La scoperta revoca necessariamente in dubbio la teoria che l'arrivo degli esseri umani moderni fu responsabile dell´estinzione dei Neanderthal, per via della competizione per gli alimenti o persino per un presunto genocidio dell´uno ai danni degli altri. Più probabilmente, i Neanderthal stavano già lottando per adattarsi ai rapidi cambiamenti nelle risorse alimentari cruciali quali vegetazione e animali selvaggi.

Gli esseri umani moderni ed i Neanderthal provengono da un antenato comune, l´Homo heidelbergensis, vissuto intorno a 500.000 anni fa, quando si sfruttò per la prima volta il potere del fuoco.

In un punto a nord del Mediterraneo, l´Homo Heidelbergensis si evolse nei Neanderthal, mentre in Africa, la stessa specie intraprese un percorso evolutivo differente, che infine portò al sorgere dell´Homo sapiens dei tempi più moderni. Resti dei Neanderthal datati a circa 400.000 anni, suggeriscono si trattasse di una specie ragionevolmente specializzata che creava utensili ed armi e seppelliva i propri morti.

Gli attrezzi di pietra dissotterrati dalla caverna di Gorham sono stati scoperti a circa 2.5 metri sotto il terreno, verso la parte posteriore di una grotta lunga 40 metri in cui i Neanderthal usavano accendere un focolare. Tra i reperti, alcune lame usate per ripulire le carcasse e attrezzi da raschio per la concia delle pelli, secondo il numero corrente della rivista Nature.

La caverna del Gorham potrà offrire una migliore comprensione della durata e delle cause dell´estinzione morte dei Neanderthal. Gli archeologi hanno scoperto un passaggio basso e stretto sul lato posteriore della caverna che si estende per altri 30 metri dentro la roccia. Credono che possa condurre ad un altro alloggiamento e speculano possa essere persino un luogo di sepoltura.

L'esplorazione della regione si è spinta fino al mare sotto la grotta, per esaminare la terra ora sommersa che si estendeva una volta fuori davanti alla caverna. I sommozzatori che lavorano con la squadra hanno recentemente identificato nove ulteriori caverne 20 metri sotto la superficie del mare.

I Neanderthal non erano alti ma di struttura possente, con nasi e fronti enormi, ma non esiste prova che avessero capacità intellettuali inferiori a quelle degli esseri umani moderni.

I loro cervelli erano grandi almeno quanto il nostro, anche se con qualche differenza: i lobi frontali più piccoli suggeriscono che non fossero tanto portati alla progettazione, mentre la parte posteriore del cervello più grande suggerisce che avessero una vista più acuta degli esseri umani moderni.

Molti scienziati ritengono che la loro altezza sia stata principalmente un adattamento al freddo, una caratteristica utile considerando hanno vissuto l'ultima età di ghiaccio.

Il clima può essere soltanto una concausa ad ogni modo. Alcuni scienziati ritengono che la struttura tozza dei Neanderthal abbia favorito il loro stile di vita.

Le punte di freccia ed i fili delle lame riportate alla luce nella caverna di Gorham a Gibilterra sono conosciuti come utensili del Musteriano, così chiamati dal sito di Le Moustier in Dordogna, dove sono stati scoperti i primi esempi di archeologia Neanderthal.

Gibilterra si è provata ricca di tesori tesoro per i moderni ricercatori. Le prime ossa di Neanderthal scoperte (appartenute ad una donna) sono state scoperte in una grotta a Gibilterra nel 1848. E nel 1997, gli archeologi che lavoravano in una grotta della rocca hanno scoperto i resti di quello che ritengono essere stato un pasto Neanderthal comprendente mitili, pistacchi e testuggini- cucinato più di 30.000 anni fa.

I risultati più recenti suggeriscono che i Neanderthal portassero crostacei ed altri alimenti nelle loro caverne per poterli aprire con semplici attrezzi e quindi cucinarli.