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13 Agosto 2006 PALEONTOLOGIA
The Seattle Times
Homo Sapiens a letto con Neanderthal? Così sembra
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Benché siano trascorsi 150 anni dalla misteriosa apparizione delle ossa di questa specie di ominide nella valle di Neander in Germania, il ritrovamento continua ad agitare il nostro senso collettivo dell'identità umana.

I Neanderthal sono i parenti più prossimi dell'umanità, con cervelli grandi almeno quanto il nostro, ma non sappiamo ancora se dovremmo considerarli come membri della nostra stessa specie o meno.

La scienza tende ad escludere si tratti di antenati diretti, ma esiste il sospetto che durante i circa 20, 000 di sovrapposizione tra le due specie, vi possano essere stati "contatti ravvicinati".

La ricerca archeologica non è ancora in grado di spiegare in che modo sarebbe avvenuto questo incontro, né se abbia portato ad incroci genetici significativi, ma i ricercatori intendono fare chiarezza, grazie allo studio del DNA prelevato dalle ossa e dai denti dei Neanderthal.

La domanda sull´incontro sessuale tra Homo Sapiens e Neanderthal parla alla nostra comprensione di noi stessi, alle nostre origini ed alla nostra unicità.

Se quest´altro tipo di umano non fosse stato come noi, allora a cosa somigliava?

In fondo le ricostruzioni operate dagli scienziati degli Uomini di Neanderthal - ad esempio la scultura generata dal paleoantropologo Steve Churchill della Duke University, resa pubblica l'anno scorso sulla rivista Science, e basata su uno scheletro trovato a La Ferrassie in Francia – sorprendono chi le osserva per la combinazione di familiarità ed estraneità.

Ad essere onesti, non è come osservare un essere deforme. Il Neanderthal ha una bella struttura muscolare ed il fatto che non fosse bellissimo, potrebbe essere stato secondario, specie se aveva una personalità piacevole o si fosse offerto di arrostire un paio di bistecche di rinoceronte.

Non stiamo parlando del Neanderthal curvo, peloso, e simile ad una scimmia dell´immaginario collettivo. Non vi sono prove che fossero più pelosi della gente moderna, ha spiegato l'antropologo Harold Dibble, curatore di archeologia e antropologia all'Università del museo della Pennsylvania.

"Non vi è motivo di considerare i Neanderthal più strettamente collegati agli scimpanzé di quanto non siamo noi. L´opinione scientifica corrente sostiene che i nostri antenati ed i Neanderthal si ramificarono da un antenato "umano" arcaico comune circa 800.000 anni fa.

Intorno a mezzo milione di anni or sono la linea dei Neanderthal si diffuse tra Europa e Medio Oriente, mentre la nostra linea di antenati dominanti non entrò in Europa fino ad un periodo di molto successivo: intorno 45.000 anni fa. Una volta là, le due specie si sovrapposero circa 28.000 anni fa.

Secondo gli esperti, i Neanderthal sapevano controllare il fuoco e creare attrezzi complessi. "Non erano gli idioti che vengono ritratti nei film sull´età della pietra" ha spiegato John Relethford, antropologo dell'università di New York e autore de "La genetica e la ricerca delle origini umane moderne."

"Non sappiamo perchè i Neanderthal si estinsero" spiega ancora. "Potrebbe essere stato per un genocidio, una malattia, un cambiamento nelle fonti di alimenti disponibili o invece l´assorbimento del loro patrimonio genetico nel nostro. Non necessariamente un evento drammatico, dunque. Quando due gruppi convivono nello stesso ambiente, non ci vuole tanto perché un gruppo domini sull´altro.

La genetica riempirà le lacune della storia? Questa è la speranza, ad esempio, di Michael Egholm, professore di scienze biologiche del Connecticut. "Ottenendo informazioni dalle ossa di Neanderthal e analizzando i segmenti del DNA estratti si potrà verificare la presenza di dei batteri e la contaminazione delle razze."

Ma potremmo trovare indizi anche all'interno del DNA che abbiamo ancora oggi nelle nostre cellule. Il biologo Alan Templeton dell'Università di Washington a St. Louis ha trovato elementi secondo cui alcuni popoli di ascendenze europee sarebbero portatori di geni emersi in Europa più di 300, 000 anni fa – molto tempo prima che i nostri antenati lasciassero l'Africa.

Gli studi genetici del Templeton ci dicono che vi furono ondate successive di gruppi di ominidi dall'Africa verso l´Europa e l´Asia: una più di milione anni fa; un´altra 800.000 anni fa ed una terza attorno a 100.000 anni fa. Ogni ondata migratoria si mescolò a quelle precedenti che già che vivevano in Eurasia.