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14 Dicembre 2005 PALEONTOLOGIA
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UMANI IN INGHILTERRA 700,000 ANNI OR SONO
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LONDRA – Antichi strumenti trovati nel Regno Unito mostrano che gli umani vissero nel nord dell´Europa 200, 000 anni prima di quanto ritenuto in precedenza, in un tempo in cui il clima era sufficientemente caldo da ospitare leoni, elefanti e tigri dai denti di sciabola, che vagavano nell´attuale Inghilterra.

Gli scienziati hanno dichiarato che 32 manufatti di selce nera, trovati in sedimenti fluviali a Pakefield, nell´est dell´Inghilterra, si daterebbero a 700, 000 anni or sono e rappresenterebbero la prima inequivoca evidenza della presenza umana a nord delle Alpi.

Gli scienziati avevano a lungo sostenuto che gli umani non avessero migrato a nord, dai climi relativamente miti delle regioni mediterranee, fino a mezzo milione di anni or sono.

"La scoperta che primi umani potrebbero essere esistiti tanto a nord tanto tempo fa, è sorprendente" ha dichiarato il Prof. Chris Stringer (foto), paleontologo del Museo di Storia Naturale, uno dei quattro scienziati inglesi coinvolti nello studio, che ha annunciato la scoperta ad una conferenza stampa a Londra. La scoperta è illustrata nel dettaglio sulla rivista Nature.

In un commento su Nature, Wil Roebrokes della Università di Leiden nei Paesi Bassi sostiene che le evidenze di attività umana a Pakefield sarebbero "solida roccia".

Roebrokes, che non è stato coinvolto nello studio, ha dichiarato che mostrerebbe che "i primi umani evidentemente vagavano sulle rive di questi fiumi... molto prima di quanto ritenuto sinora per questa parte d´Europa."

Ma un altro esperto esterno è stato convocato per prudenza.

Stringer ha dichiarato che i nuovi scienziati potranno cercare resti umani, e forse scoprire che gli umani arrivarono nella regione persino prima di 700, 000 anni or sono.

"Ci si apre davanti un campo di ricerca completamente nuovo" ha dichiarato.

IL prof. Jim Rose dell´Università di Londra, un altro ricercatore coinvolto nello studio, ha dichiarato che circa 700, 000 anni or sono, l´Inghilterra era ancora collegata al continente europeo, e che conobbe periodi relativamente brevi di tempo mite, tra un periodo glaciale e l´altro. Durante tali scioglimenti, ha dichiarato, i primi umani sarebbero stati in grado di migrare verso il Regno Unito dal Mediterraneo, e godere di inverni tiepidi, paesaggi pianeggianti e fiumi ricchi di acque.

Elefanti, rinoceronti, ippopotami, tigri dai denti di sciabola, leoni, e orsi vivevano nell´area a quel tempo. Gli scienziati hanno dichiarato di non sapere se gli umani usassero questi strumenti dal bordo affilato per uccidere gli animali per il cibo, o semplicemente per scarnire le carcasse che i predatori più grossi si lasciavano dietro.

I manufatti non indicano necessariamente che i primi umani colonizzarono le aree settentrionali dell´Europa, ma semplicemente che estesero i loro percorsi di migrazione, quando il tempo permetteva.

Pakefield, un villaggio costiero a circa 190 km a nord-est di Londra, è una delle poche aree in cui i ghiacciai preservarono, invece che distruggere, i sedimenti che contenevano antichi reperti, ha dichiarato Rose. L´erosione costiera sta attualmente aprendo colline attorno a Pakefield, esponendo fossili e reperti.

Prima della scoperta, le prima tracce non ambigue di umani in Europa a nord delle Alpi erano state datate a 500, 000 anni or sono, e comprendevano reperti di selce, ossa di mammiferi, e perfino alcuni resti umani scoperti a Bosgrove, sulle coste meridionali dell´Inghilterra.

Le prime tracce di presenza umana nel sud dell´Europa, risalgono ad almeno 800, 000 anni or sono ed comprendono i materiali scoperti ad Atapuerca, Spagna.