New Haven, Connecticut – DNA dai campioni dei musei di animali estinti stanno offrendo informazioni inattese su estensione ed effetti dell´Era Glaciale come anche dal percorso dell´evoluzione della specie, secondo un rapporto di scienziati dell´Università di Yale, lo Smithsonian Institute e del Max Planck Institute per l´Antropologia Evoluzionistica.
La quagga, Equus Quagga, un parente sud-africano di cavalli e zebre, avente una metà frontale con strisce simili alla zebra, ed una sezione posteriore come un cavallo - senza segni – si è estinta circa 100 anni or sono. Alcuni campioni della pelliccia di quagga sono stati prelevati da uno specimen in esposizione in un museo, e su essi sono state effettuate analisi del DNA.
"Venti anni or sono specie estinte come questa hanno aperto il campo degli antichi studi sul DNA su animali estinti" ha dichiarato uno degli autori, Gisella Caccone, ricercatrice anziana nel Dipartimento di Ecologia e Biologia Evoluzionistica a Yale. "Ora, grazie ai progressi tecnologici nel campo, abbiamo rivisitato la storia e usato un approccio nuovo alla questione analizzando un frammento più ampio di DNA e specimen multipli".
Nel passato, la quagga è stata descritta alternativamente come una specie ed una sottospecie della Zebra delle Pianure. Questi ricercatori si chiesero come e quando la quagga si separò dai suoi "cugini" cavalli, zebre e asini. Hanno quindi paragonato la genetica, il colore del manto e l´habitat delle specie esistenti di zebra con i "cugini" delle specie estinte.
Gli indicatori di DNA mitocondriale da 13 specimen di musei, incluso l´unico scheletro presente nelle collezioni, al Museo Peabody di Storia Naturale di Yale, mostrano che la quagga probabilmente si scostò dalla Zebra delle Pianure da 120, 000 a 290, 000 anni or sono durante l´Era Glaciale. Questi risultati suggeriscono che la quagga discese da una popolazione isolata di zebre delle pianure e che le caratteristiche fisiche ed il manto della quagga evolsero rapidamente.
Lo studio rivela che l´Era Glaciale fu importante non solo in Europa e Nord America, ma anche in Africa.
"La rapida evoluzione del colore del mantello nella quagga potrebbe essere spiegata dall´interruzione del flusso dei geni a causa dell´isolamento geografico e risposta adattativa ad habitat più asciutto, o ad una combinazione delle due forze" ha dichiarato la Caccone.
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