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1 Febbraio 2008 ARCHEOLOGIA
Patrimoniosos.it
SCOPERTO UN POZZO MEDIEVALE a LURAGO MARINONE
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LURAGO MARINONE (m. cl.) Un pozzo, presumibilmente risalente ad età medioevale, scoperto nell'area Castello. Un rinvenimento del tutto casuale, nel corso dei sondaggi eseguiti in otto punti del parco che circonda il municipio, per verificare eventuali presenze di interesse archeologico. Il Castello - a suo tempo ristrutturato e attualmente sede degli uffici comunali - risale all'Ottocento. In prospettiva dei lavori di riqualificazione dell'area - su richiesta della Soprintendenza per i beni

archeologici - scavando, sono stati trovati reperti a dir poco sorprendenti.

Il più significativo: una cisterna lunga sette metri e larga due metri. «È un pozzo in mattoni, con il soffitto con volte a botte, pieno d'acqua e perfettamente funzionante - spiega il sindaco Alessandro Vesco -.

Apparentemente è di ottima fattura, presumibilmente risalente al 1500 circa. Sicuramente un reperto del genere a Lurago Marinone era impensabile da scoprire, senza l'occasione degli scavi in vista della riqualificazione dell'area Castello». Una così importante testimonianza del passato sarà

valorizzata: «L'idea è di rendere il pozzo visibile al pubblico, con una struttura di vetro che permetta di apprezzarne la fattura. In considerazione poi del fatto che è funzionante, all'occorrenza potrebbe essere anche utilizzato in caso di emergenza o per irrigare il parco dell'area Castello».

La cisterna non è l'unico reperto rinvenuto: «Sono stati trovati una specie di colonna probabilmente di epoca medioevale, un tratto di muratura presumibilmente risalente ad età medioevale-post medioevale e, nei pressi dell'entrata sud, un tratto di muro riferibile a una recinzione della

proprietà precedente l'attuale ottocentesca - aggiunge il sindaco - Tale muratura, che documenta la presenza di un sagrato più ampio di quello esistente, anche se ridotto rispetto a quello in progetto, dovrà essere conservata. In fase di progetto definitivo terremo conto della conservazione e valorizzazione dei reperti rinvenuti nell'area Castello».