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13 Aprile 2005 PALEONTOLOGIA
BBC News online
PROGETTO PER RINTRACCIARE LA STORIA UMANA NEL DNA
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tempo di lettura previsto 4 min. circa

Il Progetto Genografico raccoglierà campioni di DNA da oltre 100, 000 persone sparse per il mondo, per riuscire a rimettere insieme il quadro della colonizzazione della Terra.

Campioni raccolti dai popoli indigeni di ciascuna area del mondo saranno sottoposti ad analisi informatiche e di laboratorio al fine di estrarre dati genetici significativi.

Leader del team che porterà avanti il progetto da 40 milioni di dollari, finanziato privatamente per iniziativa del National Geographic, della IBM e della Waitt Family Foundation, è il dr Spencer Wells.

Parteciperanno allo studio di cinque anni, alcuni dei più quotati genetisti al mondo, come anche esperti nel campo dell´antico DNA, linguisti ed archeologi.

RISORSE FUTURE

"Consideriamo questo studio un´autentica risorsa per le generazioni a venire. Si tratterà del più grande database genetico mai creato" ha dichiarato Wells.

Chiunque sia interessato, potrà acquistare un kit che contiene tutto il materiale necessario per aggiungere le sue informazioni genetiche al database.

Fino ad ora, le evidenze dalla genetica e dall´archeologia pongono l´origine dei moderni umani (Homo Sapiens) in Africa attorno a 200, 000 anni or sono.

Si ritiene che i primi moderni lasciarono il continente attorno a 60, 000 anni or sono.

Studiando il cromosoma Y (maschile) ed il DNA mitocondriale (che si trasmette esclusivamente secondo linea materna) gli scienziati hanno potuto determinare, a grandi linee, i percorsi secondo cui la popolazione del mondo si spostò attraverso i continenti – e quando.

Quel che manca, sostiene Wells, è il dettaglio fine, che potrà essere colmato con questo studio su larga scala.

"Conosciamo quali siano i markers, gli indicatori, sul cromosoma Y su cui dovremmo focalizzare la nostra attenzione; conosciamo il genoma mitocondriale piuttosto bene. Ci mancano solo campioni su larga scala per applicare adeguatamente questa tecnologia" ha spiegato Wells.

"Vi sono ancora molte domande cui non siamo stati in grado di rispondere. Vi furono interbridazioni tra Neanderthal e moderni umani, quando questi ultimi si mossero alla volta dell´Europa? Vi fu una migrazione verso le Americhe, attraverso il Pacifico, o perfino attraverso l´Atlantico?

Queste ed altre domande ancora senza risposta formano l´obbiettivo del progetto. Includono:

- Qual è la più antica popolazione dell´Africa, e quindi del mondo?

- Le armate di Alessandro Magno lasciarono un percorso genetico?

- Chi fu il primo popolo a colonizzare l´India?

- E´ possibile ottenere DNA intatto dai resti di Homo erectus e di altri ominidi estinti?

- In quale modo il colonialismo influenzò i percorsi genetici in Africa?

- Vi fu qualche contaminazione con l´Homo erectus, quando i moderni umani si diffusero nel Sud-Est Asiatico?

- Vi è qualche relazione tra il patrimonio genetico degli Aborigeni Australiani e la loro tradizione orale?

- Quali sono le origini delle differenze tra gruppi genetici?

Dieci centri per la raccolta del DNA saranno situati attorno al mondo, al fine di ottenere campioni dai popoli indigeni. Gli indicatori nel sangue di questi gruppi sono rimasti sostanzialmente invariati per generazioni.

"L´Africa Sub Sahariana ospita lo spettro di variazione che ci permetterà di tracciare la vera origine nella nostra specie, come anche le incursioni successive" ha spiegato Himla Soodyall, principale ricercatrice per il progetto nella regione.

SFIDA DELLA RACCOLTA

Ma alcuni ricercatori hanno spiegato che non è sempre semplice trattare con i gruppi indigeni, particolarmente quelli, come i Nativi Americani e gli Aborigeni Australiani, con una storia di sfruttamento.

Vi sono luoghi in cui la resistenza a cooperare con gli scienziati è molto forte. Per esempio, in molte comunità di Nativi Americani, gli anziani intimano ai più giovani di non concedere i propri campioni.

Ma gli scienziati sono fondamentalmente ottimisti, anche al riguardo. "Vogliamo attrarre la loro partecipazione, e saremo estremamente chiari circa quel che faremo o meno. Per esempio, circa il fatto che non tenteremo di utilizzare la loro diversità genetica a scopi medici" ha dichiarato Ajay Royyuru, principale genetista del progetto per l´IBM.

Proprio l´IBM userà sofisticate tecniche analitiche per interpretare le informazioni della biobanca e troverà i percorsi nei dati genetici. Il gigante della Information Techonology offrirà le infrastrutture computerizzate per il progetto.

I kit venduti al pubblico contengono un piccolo tampone utilizzato per grattare la guancia dall´interno della bocca al fine di prelevare il campioni di DNA. Quindi il tampone potrà essere inviato o consegnato ad un laboratorio centrale per le analisi.

Dopo quattro o sei settimane, i risultati delle analisi appariranno sul sito web, e vi si potrà accedere grazie ad una password contenuta all´interno del kit.

L´esatto budget per lo studio dipenderà da quanti kit saranno venduti al pubblico.

I direttori del Progetto Genografico intendono sottolineare con forza che le informazioni nel database saranno liberamente accessibili a tutti gli scienziati che studiano le migrazioni umane.

ROTTE DELLE MIGRAZIONI UMANE

- La mappa mostra le prime rotte migratorie intraprese dagli umani, basandosi sulle rilevazioni di differenti tipi del cromosoma maschile Y. "Adamo" rappresenta l´antenato comune, dal quale tutti i cromosomi Y hanno avuto origine.

- Le ricerche si basano sui test del DNA di 10, 000 persone dalle popolazioni indigene sparse per il mondo.