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6 Aprile 2006 ARCHEOLOGIA
AGE- Agenzia Giornalistica Europa
Messico. Scoperta piramide sepolta
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CITTA' DEL MESSICO - Una piramide scolpita nella roccia alta 18 metri e di 150 metri per lato costruita dalla cultura precolombiana di Teotihuacan e abbandonata circa 1.300 anni fa é stata scoperta dagli archeologi sepolta sotto una collinetta alle porte di Città del Messico. Lo si legge sul sito online della Bbc. La struttura, a quanto sembra, ha subito danni attraverso i secoli perché la collinetta di Iztapalapa, nota come la Collina Stella, a due passi da una delle baraccopoli più povere e pericolose della gigantesca capitale messicana, è stata usata per secoli per mettere in scena la Crocefissione ogni anno durante la Settimana santa. La realizzazione della piramide, secondo gli archeologi, risalirebbe ad un'epoca intorno all'anno 500 dopo Cristo. E' stata scavata nella roccia di una collinetta da parte della civiltà che costruì il complesso precolombiano di Teotihuacan, meglio noto come la Città degli Dei, il grande complesso religioso costruito circa duemila anni fa che divenne il centro di una grande città nel mezzo del grande altopiano del Messico. La piramide, come anche il gigantesco complesso di Teotihuacan, fu abbandonato quando la civiltà che li eresse crollò, per motivi mai chiariti. Lo stesso sito di Teotihuacan rimase in stato di abbandono per secoli fino a quando, intorno al 1000 d.C. fu scoperto e fatto proprio dagli Aztechi, i quali chiamarono i suoi misteriosi costruttori, di cui nulla sapevano, 'Toltechi', o "quelli saggi". La collinetta sotto cui il monumento era sepolto veniva usato per una messa in scena della Passione di Cristo che ogni anno attira centinaia di migliaia di fedeli da quando fu istituita, nel 1833, come ringraziamento a Dio per aver protetto gli abitanti locali da un'epidemia di colera. "Tanto il monumento precolombiano che il rito della Settimana Santa fanno parte di un unico retaggio culturale. Dobbiamo quindi fare in modo che siano salvaguardati entrambi i valori", ha spiegato l'archeologo Jesus Sanchez, che dal 2004 lavora sul sito. La gente del posto, i devoti, quando sono iniziati gli scavi si sono mostrati inizialmente increduli. "E' stato solo quando sono emersi i lati della piramide ed i pavimenti con gli altari che la gente ha finalmente cominciato a crederci", ha detto Sanchez. "La maggioranza della gente ha cominciato allora a sentirsi fiera e felice ed ha anche aiutato i lavori di scavo", ha aggiunto l'archeologo messicano.