sei in Home > Paleontologia > News > Dettaglio News
23 Gennaio 2005 PALEONTOLOGIA
indystar.com
ALLA RICERCA DELLE RADICI DELL´UMANITÀ
tempo di lettura previsto 5 min. circa

BLOOMINGTON, Indiana – Usando un ago di svariati centimetri di lunghezza, un chirurgo collega ad una rete di fili i rilevatori posti negli avambracci e nelle mani di Nicholas Toth e Kathy Schick.

Quindi i due cominciano ad incidere e modellare semplici strumenti di pietra, nel modo in cui i nostri antenati umani fecero per milioni di anni. I segnali cominciano a fluire attraverso i cavi in un esperimento che aiuterà a rilevare quali muscoli siano importanti nella creazione di strumenti.

I due antropologi, marito e moglie, dell´Università dell´Indiana, hanno volontariamente offerto la propria disponibilità, per aggiungere nuovi elementi alla loro ricerca sulle radici del genere umano.

Sono alcuni dei ricercatori più prominenti nello studio dell´evoluzione umana e della creazione di strumenti nell´Età della Pietra.

Nel loro sforzo di rintracciare i più significativi progressi evoluzionistici nei primi umani, si sono sottoposti anche a scansioni dell´attività cerebrale presso la Scuola di Medicina dell´Università, al fine di verificare le aree del cervello coinvolte nella creazione di strumenti di pietra.

I ricercatori dal loro Istituto dell´Età della Pietra hanno svolto lavoro sul campo in Algeria, Etiopia, Sud Africa e Nuova Guinea, dove hanno studiato le origini della tecnologia umana.

La settimana passata, una scoperta importante è stata annunciata da uno degli scienziati dell´istituto, Sileshi Semaw. Conduceva un gruppo di ricercatori da sette altre istituzioni che, nel nord dell´Etiopia, ha trovato resti fossili di un antenato umano che si ritiene sia vissuto lì circa 4.5 milioni di anni or sono.

L´Istituto è un punto di riferimento per altre ricerche nell´area, e indaga, ad esempio, sul perché o come i nostri antenati iniziarono a creare strumenti; il modo in cui i gruppi lontani dalla civiltà ancora creano simili strumenti di pietra; e cosa gli antichi oggetti di pietra ci raccontano del popolo che li realizzò.

La coppia, ed altri ricercatori del Centro di Ricerche sul Linguaggio di Atlanta, hanno lavorato con gli scimpanzé pigmei sin dal 1990, insegnando loro come fare ed usare strumenti di pietra.

Lo studio in corso, permette ai ricercatori di vedere come primati simili ai primi antenati umani preistorici conosciuti acquisivano l´abilità a creare ed utilizzare strumenti di pietra.

Perfino i più antichi strumenti di pietra sono sorprendentemente sofisticati, e Schick, il co-direttore dell´istituto, ha dichiarato che le scimmie, separate da 2 ½ milioni di anni dagli ominidi, non hanno ancora una simile abilità.

I ricercatori dell´Istituto, inclusi Toth e Schick, sono noti per osservazioni in archeologia sperimentale – studi che tentano di ricreare ed isolare le condizioni che erano presenti in tempi preistorici per ottenere una migliore comprensione del passato umano. Hanno testato alcuni strumenti di pietra macellando carcasse di animali morti per cause naturali.

Tali esperimenti possono rivelare informazioni sul modo in cui gli strumenti erano usati e come avrebbero inciso sui loro bordi.

Oltre a ciò, la coppia ha dichiarato che tali esami possono aiutare a sciogliere il mistero circa il ruolo che gli strumenti hanno giocato nell´evoluzione umana e nell´adattamento.

"E´ come se l´archeologia uscisse dagli studi e dai laboratori" spiega Toth "e si avesse di fronte la situazione realistica, con gli stessi problemi con cui si confrontarono i nostri antenati dell´Età della Pietra".

L´istituto, arroccato sulle colline dell´Indiana meridionale, offre il luogo ideale per lo sviluppo delle loro stesse ricerche, o ricerche di altri studiosi, nello studio dell´evoluzione e della cultura umana.

Il sito di 30 acri, 5 miglia a nord di Bloomington, è il primo centro di ricerca dedicato all´indagine sui primi umani.

"Ci diamo un pizzicotto ogni volta che arriviamo qui" ha dichiarato il co-direttore Toth, dal cuore dell´edificio, una libreria a due piani dotata di volta, con più di 50, 000 libri e articoli. "Non vi è davvero niente di simile al mondo".

L´edificio - 11, 400 piedi quadrati, per un costo 3 milioni di dollari - invisibile dalla strada e custodito da un cancello bloccato, serve di base per la coppia, e per sei scienziati che conducono ricerche intorno al mondo, ed è un pacifico punto d´incontro per le visite e le conferenze degli studiosi.

Non è aperto al pubblico.

"Il nostro scopo è sviluppare una forte ricerca, e legami con altri paesi" ha dichiarato Schick. "Speriamo di ottenere progressi sensibili nel campo e nella scienza grazie a questa stretta interazione."

La libreria di ricerca di genere mondiale sulla prima preistoria ed un´ampia collezione di reperti sono stati donati da J.Desmond Clark, professore di antropologia all´Università di California a Berkeley, con il quale la coppia aveva collaborato in passato.

Il loro amore per l´istituto ed il sito emerge nel modo in cui descrivono i reperti dell´Età della Pietra ed altri utensili esposti in cinque nicchie di calcare alla base di una torre di pietra di 35 piedi di altezza che fronteggia l´edificio.

Schick e Toth, recentemente eletti membri onorari dell´Associazione Americana per l´Avanzamento della Scienza, sono altamente rispettati nel loro campo dell´uso di utensili da parte dei primi umani, e sono professori stimati, ha dichiarato Kumble Suibbaswamy, decano del College di Arte e Scienze dell´Università dell´Indiana.

"Hanno riconoscimento nazionale per il loro lavoro nel rintracciare lo sviluppo dell´uso della tecnologia tra l´Homo sapiens" ha dichiarato. La loro reputazione, ha aggiunto, attrae studiosi e ricercatori.

L´idea per l´istituto è evoluta nel tempo, insieme ai due professori, da 18 anni all´Università dell´Indiana, dal loro ufficio del campus, da cui dirigono il Centro per la Ricerca nella Fondazione Archeologica della Tecnologia.

Hanno avuto l´ispirazione dopo aver visitato il quartier generale del celebre regista cinematografico George Lucas, lo Skywalker Ranch in California.

Insieme, nell´apprestarsi a lasciare l´insegnamento all´Università, hanno deciso che gli scienziati dovrebbero essere più creativi e produttivi in un contesto naturale. Il sito è circondato da una foresta protetta ed include ampi specchi d´acqua ed un´area per la ricerca esterna, per l´archeologia sperimentale.

Una passeggiata nell´istituto – con lucidi pavimenti di legno, ampie finestre, una collina ricoperta di alberi lussureggianti ed un caminetto a due piani – è quasi meditativa.

Seppure strettamente affiliato all´Università dell´Indiana mediante la ricerca dei suoi co-direttori, l´istituto è finanziato in modo indipendente e non-profit da un gruppo privato, gli Amici del CRAFT, il centro creato dalla coppia.

Con la costruzione dell´istituto ormai alle spalle, la coppia sta lavorando per ottenere un finanziamento da 20 milioni di dollari per espandere la biblioteca e finanziare ulteriori ricerche.

Stanno anche tentando di stabilire un programma di dottorato presso l´Università dell´Indiana per studi nell´evoluzione umana.

"Pensiamo fuori dagli schemi" commenta Toth. "Non siamo ricercatori accademici tipici."