Monte Ebulo, Indonesia – Nellis Kua è troppo vecchio per ricordare la sua età esatta, ma i suoi occhi si illuminano quando parla della famiglia di creature simili a hobbit che suo nonno raccontava vivessero una volta nella foresta, sulle pendici di questo vulcano indonesiano ancora fumante.

"Avevano occhi grandi, pelo su tutto il corpo, e parlavano uno strano linguaggio" ha dichiarato Kua, la sua pelle indurita da una vita di lavoro nelle piantagioni di caffè e peperoncino sotto il forte sole tropicale.

"Rubavano i nostri raccolti, la nostra frutta. Erano così ingordi che mangiavano anche i piatti!".

Kua ed altri anziani hanno raccontato che le creature, conosciute localmente come "Ebu Gogo" o "la nonna che mangia tutto" sono stati visti per l´ultima volta sull´Isola indonesiana di Flores attorno a 300 anni or sono.

La storia, fino a qualche tempo fa, veniva liquidata come una leggenda – insieme ad altri racconti di "piccole genti" che vissero isolati nella foresta pluviale, comuni in altre zone dell´Indonesia e nell´Asia sud-orientale,

Ma la recente – e sorprendente – scoperta archeologica effettuata nel profondo di una grotta di calcare a Flores, porta a considerare queste "leggende" con maggiore serietà. Un team indonesiano-australiano ha annunciato recentemente di aver trovato il cranio e le ossa appartenenti ad una nuova specie umana nana che sarebbe vissuta sull´isola fino a 12, 000 anni or sono. Il cosiddetto Homo Floresiensis misurava eretto solo un metro, usava strumenti a mano ed aveva un cervello più piccolo di quello degli scimpanzé. La scoperta ha creato scalpore intorno al mondo, ma nelle settimane recenti, vari esperti hanno messo in discussione la sua attendibilità; tra gli scettici, un prominente paleontologo indonesiano, Teuku Jacob.

Jacob, che sta attualmente studiando il fossile, ha dichiarato di credere che il cranio appartenesse ad un umano sofferente di un grave disordine cerebrale. "Da quel che posso vedere, qui non c´è nessuna nuova specie, né sottospecie. E´ solo un individuo affetto da microcefalia."