Se il riscaldamento globale dovesse continuare, alcune specie di renne potrebbero scomparire per sempre.
Un archeologo dell´Università di Washington, Donald Grayson, ritiene che queste renne, o caribù come sono note in Nord America, potrebbero sparire dai confini meridionali del loro habitat. In questo continente, ciò verrebbe a significare la fine per i branchi vaganti sulle montagne nello stato di Washington, Idaho, British Columbia meridionale e Alberta.
I caribù delle woodland (terreni boscosi), che vivono sulle montagne in piccoli branchi, sono considerati i grandi mammiferi più a rischio, in quanto a latitudini più meridionali. Grayson, infatti, non è troppo preoccupato per la sopravvivenza delle specie che vivono nei pressi del Polo Nord in luoghi come la Scandinavia, la Russia ed il Canada.
Grayson basa il suo studio sulla scoperta che le renne scomparvero dal sud-ovest della Francia circa 11, 000 anni or sono per l´elevarsi delle temperature estive. Grayson ha studiato i resti delle renne scavate nella Grotte XVI o Grotta 16 nel sud-ovest della Francia. I moderni umani, ed i Neanderthal prima di essi, abitarono la grotta. Basandosi proprio sulle renne che gli antichi progenitori cacciavano, e portavano alla grotta, ha potuto tenere il conto della popolazione.
E così ha scoperto che le renne scomparvero per due volte dal sud dell´Europa, dove vivevano in Italia, Francia e Spagna. Si estinsero per la prima volta 125, 000 anni or sono, al termine di un´era glaciale. Ma tornarono nell´area 16, 000 anni or sono quando ne iniziò un´altra, e scomparvero ancora 11, 000 anni or sono.
Nel Nord America, le renne si spingevano in direzione sud, fino all´attuale stato del Mississippi durante quel periodo.
Grayson inizialmente ha esaminato le ossa per paragonare le abitudini di caccia e alimentari dei Neanderthal e dei moderni umani. Gli archeologi hanno scavato nella Grotta 16, per gli ultimi 20 anni. In 9 piedi di terra, la storia torna indietro di 40, 000 anni.
Si riteneva in precedenza che i moderni umani presero il posto dei Neanderthal poiché erano cacciatori più sofisticati. Se così fosse, i Neanderthal avrebbero dovuto mangiare mammiferi più piccoli, più semplici da catturare.
Invece, Grayson ha scoperto che i fossili non mostravano cambiamenti significativi. I Neanderthal mangiavano renne proprio come i moderni umani, e le loro tecniche di macellazione erano piuttosto simili.
Così Grayson ha cominciato a prendere in considerazione il tempo atmosferico. Ha trovato dati climatici da uno studio separato sui pollini, nel quale gli scienziati avevano ricostruito le condizioni atmosferiche di decine di migliaia di anni or sono, mediante lo studio degli strati di polline che avevano raccolto sul fondo di un lago. E´ apparso chiaro che il riscaldamento globale aveva influenzato direttamente l´andamento della popolazione delle renne.
Quando le estati iniziavano a riscaldarsi, la popolazione delle renne decresceva. Quando l´estate si raffreddava, la popolazione delle renne aumentava. Circa 11, 000 anni or sono, le renne scomparvero dalla grotta. Grayson si aspettava che la stessa cosa fosse accaduta alle renne lungo il confine meridionale del loro habitat nord americano, con l´innalzarsi della temperatura estiva.
Forse è perché le renne hanno poche ghiandole sudorifere, o forse perché non sfoltiscono le loro pesanti pellicce nel corso dell´estate. Grayson non ne è sicuro. Spera che i biologi possano studiare questa possibilità.
Mentre le sue ricerche riguardano le renne che vivono al sud, studi precedenti indicano che il riscaldamento globale ha affetto la popolazione delle renne anche al nord. Con il riscaldarsi degli inverni, il ghiaccio si scioglie e poi si congela ancora, formando una crosta di ghiaccio e gli animali sono costretti a frantumarla e scavarla via per trovare il cibo.
E´ sempre possibile che se le renne si fossero estinte a livello locale, avrebbero potuto fare ritorno all´inizio della successiva era glaciale, ha spiegato Grayson.
Dopo tutto, le renne tornarono nella Francia sud-occidentale dopo un´estinzione di 109, 000 anni.
Ne sono passati solo 11, 000.
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