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22 Dicembre 2004 PALEONTOLOGIA
Scientific American
I CEREALI SEMINATI MOLTO PRIMA DI QUANTO CREDUTO
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Mangiare una ciotola di cereali è un rituale del mattino piuttosto comune. Il sapere popolare sostiene che il nostro gusto per i cereali risalirebbe a 10, 000 anni or sono. Nuove scoperte potrebbero arrivare a duplicare le stime.

Gli uomini del paleolitico si sostentavano principalmente su animali di piccola o media taglia. Gli scienziati hanno dedotto che questi primi cacciatori ampliarono probabilmente il loro repertorio di cibi per mantenere la popolazione crescente, ma il momento preciso in cui cominciarono a dedicarsi intensivamente alla coltivazione delle piante è sconosciuta. Nel suo nuovo scritto, Ehyd Weiss della Harvard University ed i suoi colleghi hanno analizzato resti di piante da un sito archeologico in Israele chiamato Ohalo II, che si data a 23, 000 anni or sono, ed include diverse capanne, focolai e seppellimenti umani. Nel corso della scavo, la località ha rivelato più di 90, 000 specimen da 142 specie di piante, inclusi 19, 000 semi d´erba ben preservati. Gli autori notano che le scoperte non solo offrono tracce ad ampio spettro di raccolta di piante, "ma spingono indietro la pratica della raccolta di erbe a circa 10, 000 anni prima di quanto creduto in precedenza". Tra le rovine vi erano pezzi di ghiande, mandorle, pistacchi, frumento, orzo, bacche, fichi e uva.

Alcuni dei cibi erano rapidamente deperibili, comunque. Resti da altri siti suggeriscono che circa 8, 000 anni or sono, la maggior parte delle erbe selvatiche dai semi piccoli, scoperte a Ohalo II non erano più parte dell´antica "piramide alimentare". Invece, i primi umani favorivano raccolti di cereali dai semi più grossi, la coltivazione dei quali condusse al sorgere della moderna agricoltura. I ricercatori descrivono la loro scoperta in un rapporto pubblicato on line oggi dal sito di Proceedings of the National Academy of Sciences (in lingua inglese).