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6 Settembre 2005 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Navelli, continuano gli scavi archeologici
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Tanta curiosità, seguita da altrettanta soddisfazione. Sono stati i sentimenti espressi dal presidente della regione Ottaviano Del Turco dopo il sopralluogo effettuato ieri mattina sul sito dove sono state ritrovate tombe di antiche popolazioni vestine, nel tratto L´Aquila-Navelli della strada statale 17, all´altezza della frazione di Civitaretenga di Navelli (L´Aquila). Una nota della regione ricorda che durante i lavori di allargamento della strada, predisposti dall´Anas ed effettuati con l´assistenza della Sovrintendenza ai Beni archeologici, sono state ritrovate ben sessanta tombe alle quali gli esperti attribuiscono notevole importanza. Sul posto sono stati rinvenuti anche monili di grande pregio che lasciano supporre scambi commerciali di origine cartaginese.

«Secondo gli esperti - ha commentato Del Turco - da questa scoperta possono nascere indicazioni assolutamente nuove. La cosa che mi colpisce di più è la presenza di monili, che dimostrano che l´Abruzzo era una regione del Mediterraneo inserita nel contesto economico dell´area. È una buona cosa su cui bisogna riflettere». Finora dagli scavi sono venute alla luce circa 65 tombe, datate a partire dal VII secolo a.C. Le tombe, rinvenute nel territorio anticamente frequentato dal popolo dei Vestini, sono assolutamente intatte e presumibilmente appartenenti a persone di rango elevato che venivano sepolte nel sito che può assumere la denominazione di vera e propria necropoli. I rinvenimenti hanno progressivamente assunto un´importanza tale da poter aggiungere nuove e interessanti informazioni sulle antiche popolazioni locali, sui loro usi e, soprattutto, sui loro commerci. Degli scavi archeologici s´è fatta carico con appositi finanziamenti l´Anas.