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29 Luglio 2005 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Proseguono gli scavi a Woodstown
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Il Ministro dei Trasporti Irlandese Martin Cullen ha dichiarato che proseguiranno gli scavi finanziati dallo stato, in collaborazione con il Museo Nazionale d´Irlanda, per l´insediamento di Woodstown.

Si spera in questo modo di risolvere la vexata quaestio se Woodstown rappresenti il primo insediamento vichingo dell´Europa occidentale o se invece fosse una sorta di cantiere navale che attraeva mercanti dalla Scandinavia al Medio Oriente. Fino ad ora si è dovuto giudicare sulla base di ridotti quantitativi di prove; ora si tratterà di indagare propriamente con elementi tangibili.

In questo modo, si spera di ottenere evidenze del primo periodo di insediamento vichingo conosciuto in queste isole, seppure "è importante ricordare che Woodstown non fu fondata dai Vichinghi, ma dai popoli locali, i Déise (o decies o déisigh in gaelico: "popoli vassalli") sovrani di un importante regno marittimo molto tempo prima che gli scandinavi raggiungessero queste coste. Quando i romani si ritirarono dall´Inghilterra, i coloni Desi da Waterford stabilirono il regno di Dyfed nell´ovest del Galles.

"Si sovrapposero ai resti della cultura e dell´amministrazione romana, e facilitarono la loro introduzione in Irlanda" spiega un portavoce del ministro Cullen.

"Così, lo scavo di Woodstown non solo potrebbe offrirci elementi sul primo insediamento di tipo scandinavo nell´Europa occidentale, ma ha anche il potenziale per darci uno sguardo unico nell´intero processo per cui gli antichi irlandesi, ed in particolare quelli derivati dai Déise, "salvarono la civiltà romana" nell´ovest, adottandola, adattandola e riesportandola quindi in Europa."