sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
25 Giugno 2005 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
I cinesi batterono Colombo?
tempo di lettura previsto 5 min. circa

I navigatori cinesi scoprirono davvero l´America prima di Colombo? Una nuova mostra presenta nuove evidenze a sostegno degli assunti del libro dal titolo: "1421, l´Anno in cui la Cina Scoprì l´America" di Gavin Menzies.

"1421: L´Anno in cui la Cina navigò per il Mondo" a Singapore, in una tenda speciale presso la Esplanade, fino all´11 settembre, è primariamente una celebrazione delle sette spedizioni marittime dell´Ammiraglio Zheng He tra il 1405 ed il 1423. Con una flotta di 317 navi e 28, 000 uomini, Zheng He è generalmente considerato uno dei più grandi esploratori navali, ma quanto lontano egli si sia spinto rimane questione contesa.

La mostra, mediante reperti originali, video e supporti interattivi, si propone di portare i visitatori attraverso la storia della vita di Zheng He, fissando il contesto storico ed economico dei suoi viaggi. Oltre al background storico, saranno presentate le teorie di Menzies, oltre a nuove evidenze, principalmente mappe.

Il racconto inizia a Hunnan (Cina) nel 1382, con una narrazione della gioventù di Zheng He. Da bambino, come cinese musulmano, fu catturato in tempo di guerra dall´esercito dei Ming e divenne un eunuco per servire a corte. Fu studioso e consigliere fidato del terzo imperatore Ming, Zhu Di, che lo inviò in missione per "procedere in tutti i modi fino alla fine della terra, e raccogliere i tributi dai barbari oltre i mari".

Quando la gigantesca flotta tornò nel 1423, l´imperatore era caduto. La Cina iniziò una politica di isolazionismo che sarebbe durata centinaia di anni. Le navi furono lasciate a marcire ai loro ormeggi, e la maggior parte dei ricordi dei suoi gloriosi viaggi fu distrutta.

Nell´esposizione è possibile vedere nella sala principale i plastici delle rotte dei primi cinque viaggi dell´ammiraglio, ciascuno che ritrae la sua destinazione e sottolinea i fatti storici importanti come i commerci di spezie e the, e la vita a bordo delle navi.

Con 600 anni di esperienza di navigazione, i Cinesi avevano già sviluppato strumenti utili per coprire grandi distanze – come compassi magnetici e compartimenti stagni del tipo che l´Europa avrebbe conosciuto solo centinaia di anni dopo. Le navi di Zheng He avevano a bordo addirittura coltivazioni di piante, e crescevano i fagioli di soia per tutto l´anno per offrire proteine e vitamina C, e proteggere i marinai dallo scorbuto.

Insieme a campioni di spezie ed altri beni che la flotta riportava in Cina, i visitatori potranno trovare antichi reperti come insolite monete a forma di animali dalla Malacca (Malaysia) fatti di latta, che i cinesi usarono come moneta corrente quando dismisero le monete di rame. Modellate nella forma di coccodrilli, tartarughe e polli, le monete erano esclusive della Malacca, anche se ne sono state trovate per tutta l´Asia.

Sostenendo che i Cinesi avessero raggiunto l´America 70 anni prima di Colombo, il libro di Menzies ha causato discussioni accese all´atto della sua pubblicazione, nel 2002.

"Colombo aveva una mappa dell´America, De Gama aveva una mappa che mostrava l´India ed il Capitano Cook aveva una mappa che mostrava l´Australia, e non sono mie invenzioni: loro stessi lo dissero" ha dichiarato il comandante di sottomarino della Marina Inglese, nel corso di un´intervista. "Nessuno dei grandi esploratori europei ha scoperto qualcosa di davvero nuovo. Il mondo intero era stato mappato prima."

Dalla pubblicazione del libro, il sito web in cui Menzies ha tentato di raccogliere le evidenze per sostanziare il suo libro, ha ricevuto più di 100, 000 e-mail da persone attorno al mondo, tutti ad addurre "notevoli evidenze" a corroborare le sue teorie.

Menzies ha dichiarato: "Non è più un mio libro. Questo è ormai un lavoro collettivo!"

Menzies, che ha in programma di rivedere il suo libro nel 2007, alla luce di una delle ultime evidenze, ora ritiene che Zheng He non sia il primo ad avere navigato verso le Americhe. "Uno degli errori nel mio libro è stato dire che Zheng He fece tutto. Aveva invece un´eredità. La maggior parte del mondo era stata mappata dalla flotta di Kublai Khan" anticipa lo studioso.

La mostra espone anche copie delle mappe di Kublai Khan, recentemente trovato presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. I documenti mostrano chiaramente il Nord America. Menzies ha dichiarato di ritenere che le mappe, attualmente al vaglio della datazione al carbonio, si daterebbero al XIII secolo.

La mostra espone anche copie di mappe coreane dalla collezione di Charlotte Rees, che ereditate da suo padre, un missionario della terza generazione nato in Cina. Le mappe di Rees si datano al XVI secolo, ma si ritiene siano repliche delle mappe cinesi databili al 2, 200 a.C.

Menzies ritiene che Zheng dovrebbe avere conosciuto queste mappe e quindi come raggiungere le Americhe – malgrado abbia dovuto migliorare le carte, che contenevano errori longitudinali.

Secondo Menzies, sono state trovate recenti evidenze di quelle che si ritengono essere relitti di imbarcazioni cinesi in Florida, Sud della Carolina, New York e Canada. Più importante ancora, sostiene Menzies, è un sito archeologico in Nuova Scozia al Capo di Dauphina, scoperto dall´architetto canadese Paul Chiasson, e rappresentato alla mostra da una serie di immagini fotografiche, indicano un antico insediamento cinese.

Chiasson, intervistato via e-mail, ha dichiarato: "La posizione delle mura sui lati della collina (non sulla sommità), il layout del muro lungo la topografia della collina e le relazioni del piccolo insediamento all´interno delle mura... tutto indica qualcosa di diverso dalle origini europee, e sembra piuttosto indicare le origini cinesi."

Seppure alcuni archeologi sostengano che l´insediamento potrebbe essere Vichingo, Chiasson dissente, sottolineando che le prove più vicine ed ampie di insediamenti vichinghi nell´area si trovano a più di 700 km al nord, e che i Vichinghi usavano costruire avamposti molto più piccoli di quello scoperto.

Il sito è appena stato esplorato da Cedric Bells, che ha lavorato anche in un sito della Nuova Zelanda ritenuto recare tracce di imbarcazioni cinesi. Bells ha trovato canali, fonderie, miniere, tombe buddiste, tombe islamiche, baracche, tutti ad indicare un insediamento piuttosto ampio, spiega Menzies. "Il sito è indiscutibilmente cinese ed indiscutibilmente pre-europeo. Ritengo, in effetti, sia possibile sia stato creato da Kublai Khan ed in seguito sviluppato da Zheng He."

Carbone estratto da una delle miniere sarà datato, e vi sono progetti per richiedere il permesso al Governo Canadese per testare il DNA delle ossa trovate nelle tombe.

E´ probabile che le nuove prove generino tante controversie quante il libro. Tan Ta Sen, presidente della Società Internazionale di Zheng He, ritiene che le evidenze esposte alla mostra sia "una porta aperta" verso un nuovo mondo di ricerche.