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28 Ottobre 2004 PALEONTOLOGIA
Reuters
SPERANZA DI TROVARE ALTRI OMINIDI INDONESIANI
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SYDNEY – Gli scienziati australiani che hanno trovato una nuova specie di umani della grandezza di hobbit - che vissero circa 13, 000 anni or sono su un´isola indonesiana - dicono di aspettarsi di scoprire altre nuove specie di ominidi sulle isole vicine.

Lo scheletro parziale dell´Homo floresiensis, trovato in una grotta dell´isola di Flores nel 2003, era una femmina adulta di circa 1 metro di altezza, con un cervello più piccolo di quello di uno scimpanzé, che probabilmente visse sull´isola fianco a fianco ai moderni umani.

Gli scienziati australiani e indonesiani hanno fino ad ora dissotterrato sette piccoli ominidi chiamati "Uomini di Flores" dalla grotta di calcare di Liang Bua, il più giovane dei quali visse 13, 000 anni or sono.

"La scoperta di questa particolare specie umana, endemica di Flores, implica che vi possano essere altre specie endemiche su altre isole nelle vicinanze" ha dichiarato il capo del progetto Mike Morwood, professore associato di archeologia all´Università Australiana del New England.

"Così, potremmo avere distinte piccole popolazioni di ominidi a Lombok, a Sumbawa, a Timor e a Sulawesi, ed ognuna di questi sarà una specie differente, perché sviluppatasi secondo percorsi evolutivi isolati e distinti".

Morwood ha dichiarato che la scoperta di ominidi a Flores era del tutto inattesa, dal momento che nessun animale asiatico di terra al tempo aveva attraversato il mare delle isole nell´Indonesia orientale e che non si credeva che gli ominidi fossero sviluppati a sufficienza per costruire un´imbarcazione su cui navigare.

Ma se l´Homo erectus raggiunse Flores ed evolse nell´"Uomo di Flores" allora è probabile che altri raggiunsero le isole vicine ed evolsero in una nuova specie umana. Le leggende parlano di piccole creature dalle fattezze umane che esistevano sulle isole molti anni addietro.

La scoperta degli ominidi nell´Asia Sud-orientale quasi all´inizio delle pratiche agricole circa 10, 000 anni or sono significa che erano "contemporanei ai moderni umani", ha continuato Morwood, e che aggiunsero un altro tassello al complicato puzzle dell´evoluzione umana.

A CACCIA DI STEGODON

L´albero della famiglia degli ominidi, che include umani e pre-umani, si discostò dagli scimpanzé circa 7 milioni di anni or sono.

Morwood sostiene che l´"Uomo di Flores" evolse in totale isolamento, e divenne così piccolo per via delle condizioni ambientali come la scarsità del cibo, e la mancanza di predatori.

Gli scienziati hanno ricostruito l´immagine di una specie nana, senza pelo, dalla pelle scura, con la testa della misura di un ananas, occhi infossati, un naso largo e ampi denti, con bocca protrudente e virtualmente nessun mento.

Quel che sorprende gli scienziati è che a dispetto delle diminuite misure del cervello, l´"Uomo di Flores" portava avanti missioni complesse come creare strumenti di pietra in miniatura, cacciare elefanti in miniatura (Stegodon) e dragoni giganti (Komodo), usare il fuoco per cucinare.

"Creavano strumenti di pietra, alcuni dei quali sembrano direttamente associati alla caccia di animali come lo Stegodon o il dragone Komodo... e per macellare queste grosse prede.

I resti scoperti sono stati datati da circa 95, 000 anni a 13, 000 per gli esemplari più giovani; il che significa che il tempo dell´Uomo di Flores si sovrappose a quello dei moderni umani per circa 40, 000 anni, ma non è chiaro se vi sia stata interazione tra le specie.

Gli scienziati sospettano che l´"Uomo di Flores" si sia estinto dopo una massiccia eruzione vulcanica sull´isola, circa 12, 000 anni or sono, ma i racconti dei popoli locali suggeriscono che gli ominidi possano avere vissuto ancora a Flores fino all´arrivo degli Olandesi, nel Cinquecento.

La spedizione ha scoperto l´"Uomo di Flores" mentre cercava di documentare la migrazione dei moderni umani verso l´Asia.

Le scoperte degli ominidi sono riportate sull´ultima edizione della pubblicazione scientifica Nature.