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7 Aprile 2005 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Tesoro sepolto a De Matthaeis: ora si scaverà su tutta la piazza
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Gli scavi archeologici nell'area di De Matthaeis, nel cuore commerciale di Frosinone, si allargano al resto della piazza. Le testimonianze ed i reperti archeologici che stanno venendo alla luce sono sempre più sbalorditivi e stanno, ogni giorno che passa, assumendo una rilevanza sempre maggiore. Ultima novità: vicino il rudere è stata trovata un'area di ghiaia che fa presupporre che tantissimi anni fa in quella zona scorresse un fiume. Oltre al Rio Cavariccio e al fiume Cosa il capoluogo avrebbe potuto avere anche un altro fiume. E così la Soprintendeza ai beni archeologici ha deciso che, compatibilmente con le aree occupate da immobili o da servizi quali la pompa di benzina, gli scavi saranno estesi anche nell'area centrale della piazza (nel piazzale che costeggia viale Roma). «Si tratta di testimonianze importanti - ha commentato la responsabile della Soprintendenza, Sandra Gatti - in quanto sono tombe volsche del V secolo avanti cristo. In ogni tomba scoperta, circa una ventina, stiamo trovando, vasi, ampolle, olle. In quelle degli uomini abbiamo trovato anche punte di lancia. Molti anche i resti umani di ossa che ci consentiranno di studiare le caratteristiche del popolo volsco». Il problema, però, è un altro come spiega la stessa Gatti: «La maggior parte di questi reperti - dichiara - è in cattivo stato conservativo. Vasi ed olle sono sgretolati e ridotti in tanti frammenti». E torna, quindi, l'atavico problema della mancanza di disponibilità economiche che si investono nel settore dell'archeologia.

Ma la certezza di trovarsi di fronte ad una necropoli volsca di estrema rilevanza storica ha spinto la Soprintendenza ad allargare le indagini anche al resto del piazzale dove, per intenderci, c'è l'edicola.