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29 Settembre 2004 PALEONTOLOGIA
nsf.gov - National Science Foundation
OUT OF AFRICA : GLI SCIENZIATI TROVANO LE PRIME PROVE DELLA PRESENZA UMANA NELL´ASIA NORD-ORIENTALE
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Arlington, VA – I primi umani vivevano nella Cina settentrionale circa 1.66 milioni di anni or sono, secondo una ricerca pubblicata dalla rivista Nature questa settimana. La scoperta indica che gli umani – caratterizzati dalla produzione e dall´uso di implementi di pietra – popolarono l´Asia superiore circa 340, 000 anni prima di quanto stimato fino ad ora, sopravvivendo in un ambiente piuttosto ostile.

Il gruppo di ricerca, che comprende Richard Potts del Museo Nazionale di Storia Naturale della Smithsonian Institution, riporta i risultati degli scavi di quattro strati di sedimenti a Majuangou nella Cina del nord. Tutti gli strati contenevano inconfondibili utensili di pietra apparentemente creati dai primi umani, noti ai ricercatori come "ominidi".

Lo strato superiore, situato a circa 43.3-45.0 metri in profondità, contiene i più antichi elementi noti di strumenti di pietra degli ominidi, databili a 1.32 milioni di anni or sono. Ma il quarto, e più profondo strato, nel quale Potts ed il suo team hanno trovato altri utensili di pietra, è di circa 340, 000 anni precedente.

Secondo Potts, "Poiché lo strato più antico mostra che gli umani creavano strumenti ed estraevano il midollo dalle ossa come i primi popoli in Africa, le evidenze di Majuangou suggeriscono forti connessioni con gli ominidi africani e la loro rapida diffusione attraverso l´Asia."

Tutti i quattro strati di sedimenti esaminati dai ricercatori contenevano evidenze che i primi umani usassero implementi di pietra per colpire altre pietre, più probabilmente per scalfirle e grattarle. Nei tre strati più profondi, gli strumenti di pietra sono fatti di rocce a differenza di quelli dei sedimenti circostanti, ad indicare che gli umani in Asia trasportavano le rocce da altri luoghi. Sembra anche che questi umani usassero i loro strumenti su ossa di mammiferi della dimensione di cervi e cavalli, forse per macellarli e nutrirsene.

Secondo Mark Weiss, medico antropologo, direttore del programma presso la Fondazione Nazionale della Scienza che ha finanziato la scoperta, "Questa ricerca ci sta aiutando ad ottenere un quadro completo dell´adattabilità degli umani, nel modo in cui evolsero e si spostarono dalle zone tropicali verso altri ambienti."

Il gruppo di ricerca ha usato metodi di datazione del magnetismo delle rocce, per stabilire l´età dei reperti raccolti al sito di Majuangou; li ha poi paragonati alla storia del suolo di un sito vicino che conteneva una collezione più completa di depositi di sedimenti attraverso il tempo. Studiandoli in maniera combinata con altri eventi geologici noti, come il movimento naturale dei poli magnetici della terra nel corso del tempo, gli scienziati hanno messo insieme una dettagliata sequenza dell´età dei livelli archeologici.

Queste scoperte indicano che gli umani raggiunsero l´Asia nord-orientale prima di quanto creduto in ambiente scientifico. Inoltre, le evidenze dal sito di Majuangou sono solo leggermente più antiche delle prove trovate alla stessa latitudine nell´Europa occidentale, e approssimativamente coeve ai primi fossili umani trovati nell´Asia sud-orientale. Ciò implica che le popolazioni umane dall´Africa arrivarono in Asia e si diffusero rapidamente verso altre aree.

TAG: Musei