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28 Settembre 2004 PALEONTOLOGIA
Harvard University
PROVE DI 23,000 ANNI OR SONO DI MACINATURA DEL GRANO E DI COTTURA DEL PANE
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CAMBRIDGE – Gli archeologi hanno trovato forti evidenze che la farina e l´orzo fossero raffinati in cereali 23, 000 anni or sono, ad indicare che gli umani lavoravano le granaglie molto tempo prima delle società di cacciatori-raccoglitori che svilupparono l´agricoltura. La scoperta, che include l´identificazione del primo forno conosciuto e le più antiche prove di cottura del pane, è stata riportata in un recente numero della rivista Nature.

"Questa è l´osservazione di un progresso chiave della società umana, poiché l´inizio della cottura al forno fu probabilmente un passo cruciale verso la nutrizione" ha dichiarato Ehud Weiss, ricercatore di post-dottorato del Dipartimento di Antropologia della Harvard University. "Il nostro lavoro offre anche la prova che i popoli antichi avevano già raggiunto una conoscenza importante, che sopravvive ai giorni nostri. Dieci mila anni prima dello sviluppo dell´agricoltura, gli umani riconobbero il valore dei cereali."

Weiss ed i colleghi della Smithsonian Institution e dell´Università di Haifa hanno trovato tracce della produzione di antichi cerali ad un sito chiamato Ohalo II, situato nell´Israele del giorno presente, già datato nel corso di ricerche precedenti a 23, 000 anni or sono. Situato sulla costa sud-occidentale del Mare di Galilea, il sito è coperto per la maggior parte dell´anno da diversi metri d´acqua, assicurando un eccezionale livello di preservazioni per reperti racchiusi tra i suoi sedimenti.

Tra i resti di una capanna al sito, Weiss ed i suoi colleghi hanno trovato 150 granuli di amidi racchiusi nella crepa di una pietra - lunga circa un piede - apparentemente usata per macinare il grano. Studi approfonditi di queste molecole d´amido hanno rivelato che più della metà di esse provenivano da una famiglia di piante che include orzo e frumento. Nessuna traccia di amido di radici o tuberi è stata trovata annidata nella pietra, e ciò suggerisce che sia stata usata solo come implemento nella lavorazione dei cereali.

A diversi metri di distanza, gli archeologi hanno trovato un particolare allineamento di pietre arse, simili a forni da focolaio, usati in tempi recenti anche dai moderni nomadi e cacciatori-raccoglitori. Quest´area annerita era coperta con una mistura di ceneri e grani d´orzo, a suggerire che questo fosse proprio il luogo in cui veniva cotto l´impasto ricavato dalla farina di granaglie.

Il lavoro di Weiss e colleghi offre alcuni dei primi dati empirici su un antico e importante problema dell´archeologia del Vecchio Mondo. Getta luce su due argomenti centrali come la transizione dalla raccolta alla produzione di cibo: quando gli umani iniziarono a coltivare in modo sistematico varietà selvatiche di frumento e orzo, e quando per la prima volta svilupparono le tecnologie per pestare e macinare i semi duri e fibrosi di queste ed altre piante per ottenere un prodotto finale digeribile.

"Questo studio offre fresche evidenze che siano stati i cacciatori-raccoglitori ad aver compiuto per primi gli avanzamenti tecnologici associati alla mutazione delle erbe ed altre piante in raccolti finalizzati all´alimentazione, come sono oggi" ha dichiarato Weiss. "I nostri dati indicano che questi eventi ebbero luogo nell´Asia sud-occidentale, uno dei grandi centri delle origini dell´agricoltura, circa 20, 000 anni or sono – approssimativene 10, 000 anni prima che sia il grano che l´orzo fossero addomesticati."

Dolores R. Piperno, Irene Holst della Smithsonian Institution, e Dani Nadel dell´Università di Haifa, sono coautori dell´articolo di Nature con Weiss. Le loro ricerche sono state sostenute dall´Istituto di Ricerche Tropicali della Smithsonian Institution, dalla Fondazione Andrew W.Mellon, dalla American School di Ricerche Preistoriche al Museo Peabody della Harvard University, e dal Museo Americano di Storia Naturale.