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31 Agosto 2004 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Un gigante addormentato giace sotto le sabbie afgane
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BAMIAN – L´archeologo Zemaryalai Tarzi riesce a malapena ad avvicinarsi alla collina ove i due antichi Buddha torreggiavano prima di essere distrutti dai soldati del regime Talebano.

"Mi fa male al cuore vedere questo scempio" commenta tristemente.

Ma lo scienziato, che ha iniziato la sua carriera nella valle degli altipiani afgani più di 35 anni or sono, non ha permesso che la distruzione fermasse la sua opera. Si è lasciato la collina alle spalle, ed è adesso alla ricerca di una magnifica testimonianza del passato, forse cinque volte più grande degli esemplari distrutti dalla follia dei talebani: il Buddha dormiente di Bamian a lungo perduto.

"Stiamo scavano" ha dichiarato "per trovare la più grande statua del mondo".

Secondo gli scritti di un pellegrino cinese che riporta di aver visto la statua nell´anno 629, si estendeva per ben 1, 000 piedi. Oggi, il breve racconto di 1375 anni or sono, resta la descrizione più dettagliata in possesso degli studiosi.

La statua, costruita probabilmente nel tardo VI secolo, non è mai stata vista per centinaia di anni. Se Tarzi dovesse riuscire ad individuarla, non si tratterebbe solo della statua più grande del mondo. Sarebbe piuttosto una spinta, materiale e psicologia, per la ripresa del paese, martoriato dalla guerra.

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