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22 Giugno 2004 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Genghis Khan, progenitore di milioni di asiatici?
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Genghis Khan lasciò un´eredità condivisa da 16 milioni di persone viventi al giorno presente, secondo il libro di un genetista di Oxford che identifica l´Imperatore Mongolo come il carattere maschile alfa di maggior successo nella storia umana.

Considerato dai Mongoli il padre della nazione, Genghis Khan nacque attorno al 1162. Genio politico e militare, riuscì ad unire le tribù mongole e conquistò metà del mondo conosciuto con una cavalleria agguerrita sul dorso di animali ben nutriti.

Per il tempo della sua morte, nel 1227, il suo impero si estendeva dalla costa Pacifica della Cina al Mar Caspio.

Bryan Sykes, professore di genetica umana all´Università di Oxford, ed autore de "La maledizione di Adamo" - uno studio sul cromosoma Y - ritiene che il cromosoma di Genghis, detto "super Y" sopravvisse e proliferò fino alle Isole Britanniche.

La ricerca di Sykes si basa sui dati raccolti da Oxford Ancestor, una società che tratta il DNA per ricerche ad uso privato di antenati o parenti.

"Offriremo agli uomini inglesi test genetici gratuiti, per verificare se siano discendenti di Genghis. E´ possibile che il cromosoma Y dell´imperatore mongolo si sia diffuso fino al Regno Unito, attraverso la progressiva immigrazione dal lontano Oriente nel corso dei secoli" ha dichiarato Sykes.

Gli esami genetici si sono riferiti ad un'altra ricerca svolta ad Oxford, che comprende una survey del cromosoma Y – trasmesso non modificato da padre a figlio – svolta in tutta l´Asia Centrale.

I ricercatori hanno trovato un´impronta di cromosoma Y che ricorreva assolutamente identica nell´8% della popolazione maschile.

"Ciò è del tutto insolito e suggerisce che tutti potrebbero discendere da un uomo vissuto nel passato piuttosto recente. Vedendo che sono intervenuti solo piccoli cambiamenti, è stato possibile stimare il tempo nel quale visse questo comune antenato; e questo periodo è compreso tra il XII e XIII secolo" ha dichiarato Sykes.

Mediante comparazioni incrociate dei luoghi in cui il cromosoma era abbondante con l´estensione complessiva dell´impero mongolo stabilito da Genghis Khan nel XII secolo, i ricercatori hanno concluso che si trattasse proprio del cromosoma di Genghis.

La consuetudine dell´imperatore mongolo di uccidere gli uomini e violentare le donne quando i suoi eserciti conquistavano un nuovo territorio, ed il fatto che il suo Impero si perpetrò, trasmesso ai figli, e ai figli dei suoi figli, potrebbero spiegare come il cromosoma sia arrivato ad avere una tale prevalenza anche ai giorni nostri.

L´ultimo tassello di evidenza proviene da Hazara, una tribù di collina in Pakistan che aveva una forte tradizione orale di discendenza da Genghis Khan.

"Il cromosoma Y era presente ad Hazara, ma non nelle tribù circostanti, che non conoscevano questa tradizione orale. Seppure solo circostanziali, ritengo queste prove molto attendibili" ha dichiarato Sykes.

Trovare la tomba di Genghis Khan, uno dei più grandi segreti di tutti i tempi, potrebbe offrire la prova definitiva, che conduce ad un paragone diretto tra il cromosoma Y di Genghis con quello degli uomini moderni.

L´ipotesi di Sykes sembra essere corrispondente alla storia, secondo David Morgan, uno specialista di storia mongola all´Università del Wisconsin.

"Non vi è ragione di dubitare che Genghis Khan lasciò una progenie non indifferente, se si vuole dar credito alle testimonianze dei contemporanei" ha dichiarato Morgan.

TAG: DNA