Un fossile è la prima prova nelle Americhe di una popolazione di mammut sopravvissuta al Pleistocene
St.Paul, una delle cinque isole dell´arcipelago di Pribilof nel Mare di Bering, ospitava mammut che riuscirono a sopravvivere alle estinzioni che spazzarono via dalla massa continentale e dalle altre isole del Mare di Bering le popolazioni di mammut.
In un articolo della rivista Nature del 17 giugno 2004, Dale Guthrie, professore emerito all´Istituto di Biologia Artica presso l´Università di Alaska Fairbanks, dichiara che quando i mammut dell´Alaska continentale e delle altre isole del Mare di Bering si estinsero al termine dell´era del Pleistocene (circa 11, 000 anni or sono), quelli dell´arcipelago di Pribilof sopravvissero, e nuove datazioni al radiocarbonio mostrano come.
Fu questione di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, ed i denti fossili del mammut che dimostrano la tesi di Guthrie sono i primi dati registrati nelle Americhe di una popolazione di mammut sopravvissuta al Pleistocene.
"Nel corso dell´ultimo maximum glaciale, quando i livelli dei mari arrivarono a circa 120 metri di sotto al loro attuale livello, quel che adesso sono le isole di Pribilof erano semplici alture collegate alla terraferma da un´ampia vallata" ha spiegato Guthrie.
Usando la datazione al radiocarbonio, spettrometro ad acceleratore di massa (AMS), schemi batimetrici (di profondità delle acque), e tassi di trasgressione marina dal Mare di Bering, Guthrie ha scoperto che i mammut rimasero intrappolati nelle Pribilof circa 13, 000 anni or sono, nel corso della crescita dei livelli delle acque dell´Olocene, dopo l´ultimo maximum glaciale.
"I mammut lanosi si estinsero sulla terraferma circa 11, 500 anni di radiocarbonio or sono" ha dichiarato Guthrie, "ma un campione da St.Paul si data solo a 7, 908 anni radiocarbonio, nel medio Olocene, che è di molto successivo".
I mammut furono in grado di sopravvivere a St. Paul così a lungo perché l´isola offriva abbastanza vegetazione e vi era un numero di animali sufficiente a prevenire le pressioni determinate dalla sovrappopolazione, ha dichiarato Guthrie; la sua attuale dimensione di 36 miglia quadrate è troppo piccola per sostenere una popolazione permanete di mammut. St.Paul raggiunse questa dimensione circa 5, 000 anni or sono, ed i mammut si estinsero probabilmente prima di quel tempo.
St.Paul si trova a circa 300 miglia ad ovest della massa continentale dell´Alaska, 750 miglia aeree ad ovest di Anchorage.
Per informazioni: Dr. Guthrie, professore emerito dell´Istituto di Biologia Artica, Università dell´Alaska Fairbanks ffrdg@uaf.edu
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